«Lance Armstrong non ha più alcun posto nel ciclismo». Così Pat Mc Quaid, il presidente dell’Uci, l’Unione ciclistica internazionale,  ha cancellato i sette Tour vinti dal texano. E  di fatto ha cancellato la storia recente del ciclsmo. Fine. E invece no. Perchè come sostiene l’agenzia antidoping americana questa colossale storia di doping, il più grande sistema di doping di squadra mai esistito, la truffa sportiva del secolo non si può liquidare così. Troppo comodo. E mi fa sorridere  cio che ha detto Mc Quaid stamattina a Ginevra anche se gli va riconosciuto che lui a quel tempo era in tutt’altre cose indaffarato: “Questa attività illegale si è sviluppata tra il 1998 e il 2005. L’Uci è sempre stata in prima linea nella lotta al doping e ora ha a disposizione strumenti diversi rispetto a quelli che si potevano utilizzare in quel periodo…”. Ma cosa significa una frase così? Dov’erano questi signori quando per dieci anni, non un giorno, la Us Postal trasportava su e giù per i Pirenei , sacche di sangue, medicinali e fiale di Epo? Dov’erano questi signori quando quando le stanze degli hotel della Us Postal venivano trasformate nell’astanteria di un pronto soccorso con trasfusioni, iniezioni e altre pratiche simili? E dov’erano questi signori quando Lance Armstrong indossava le sue 83 maglie gialle osannato da tutti? Ora è il festival dell’ipocrisia. Leggi i giornali, leggi le dichiarazioni degli addetti ai lavori ed è un coro di “però tutti sapevano…”. Ma se quello del texano era un doping di squadra così enorme, sistematico e diffuso allora mi viene il sospetto che “sapessero” anche quelli che avrebbero dovuto controllare…Però Armstrong forse serviva. Serviva la sua storia, il suo mito, il business che riusciva a muovere. Viene da chiedersi se l’epopea del Tour degli ultimi anni sarebbe stata la stessa senza la leggenda dell’americano che aveva sconfitto il tumore ed era tornato a vincere. Probabilmente no. Allora l’altro sospetto che ho è che con lui, con i suoi controlli ( 508!!!) si sia chiuso un occhio. Però adesso fanno tutti le verginelle. C’è un solo colpevole, c’è un solo responsabile, c’è un solo demone. Troppo comodo.

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