Lo vedi allenarsi nella vasca della DDS di Settimo Milanese  e sembra tutto come sempre. Invece no. “Daniel? E’ un po’ giù…” ti conferma Luca Sacchi che lo allena e lo conosce bene. E’ giù perchè poche settimane fa a Kona quel ritiro a metà miglia della frazione in bici proprio non ci voleva. Daniel  Fontana era andato alle Hawaii per dire la sua, forse non per vincere ma non è mai detto perchè il mondiale dell’Ironman delle Hawaii fa storia a se’ e si è visto anche quest’anno. “Si è andato tutto storto- racconta- Ho avuto quasi subito problemi di stomaco e dissenteria  non è
stato più possibile andare avanti”. Una giornata difficile, caldissima e umida complicata anche dalle polveri di un vulcano in attività che ha reso l’aria irrespirabile. “Si tutto vero- conferma l’argentino ‘azzurro- molti non sono neppure partiti. Per quanto mi riguarda invece mi sono portato dietro un’intossicazione che avevo rimediato una decina di giorni prima gareggiando in Messico. A nuoto ho tenuto ma come ho cominciato a pedalare ho capito che non era giornata”. Così in un paio d’ore ti sfugge dalle dita il lavoro di una stagione, i sacrifici di un anno. Così in un paio d’ore ti frulla per la testa anche il pensiero che vuoi cacciare via. “Volevo chiudere con questo Ironman- confessa Fontana- Pensavo di fare bene qui e poi smettere. Ma viste come sono andate le cose non può finire così. Il prossimo sarà ancora un duro anno di lavoro e allenamenti.  Il prossimo anno tornerò a Kona per fare l’Ironman.Promesso…”

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