Cosa significa la maratona per una città?  In questa travagliata vigilia della NYCM la domanda è più che mai d’attualità. Per molte città dalle nostre parti una maratona è un semplice evento sportivo qualche volta patrocinato, spesso ignorato e molto spesso sopportato a fatica da istituzioni e cittadini che non corrono. Senza polemica, ma è la realtà. E questo dà la misura di una cultura sportiva che è solo calcio, moviole, tifo più o meno becero. Noi lo sport più che farlo siamo abituati a guardarlo, a leggerlo, a commentarlo. La maratona con questo poco c’entra. E’ partecipazione, passione, fatica ma è anche un biglietto da visita importante per chi la ospita. Da Londra a  Parigi lo hanno capito in tanti e prima di tutti lo ha caipto New York.  “Molti pensano che non si dovrebbe correre – ha detto il sindaco Michael Bloomberg- Ma ci sono un sacco di piccole imprese che dipendono da questa corsa. Dobbiamo far ripartire l’economia. Un sacco di gente è venuta qui per la maratona, non possiamo deludere. È un grande evento per New York ma anche un’occasione di riscatto”. Così tutti si sono rimboccati le maniche. Gli organizzatori usando lavoratori a contratto per gravare meno sui servizi comunali, molti newiorchesi offrendosi di lavorare come volontari,  corridori e tifosi pensando a una raccolta fondi per aiutare le vittime della tempesta. In molti paragonano la gara di quest’anno a quella del 2001, disputata appena sette settimane dopo il terribile attentato terroristico dell’11 settembre alle Torri Gemelle. Anche quella maratona fu disputata quasi come un modo per reagire e mostrare al mondo la resistenza della città di fronte alle avversità. Certo, le polemiche non mancano. Meb Keflezighi, vincitore dell’edizione 2009,
sostiene che la gara «sarà un evento positivo», perchè «la città ha avuto molte inondazioni e e vedere la gente correre rappresenta l’esatto opposto».   Mark Laatjes, campione del mondo di maratona nel 1993, invece non ha dubbi: «Credo che la gara dovrebbe essere cancellata. Abbiamo visto un sacco di gente che ha perso tutto e in questo momento la città dovrebbe dedicarsi a chi ha bisogno di aiuto, invece di usare per la corsa servizi essenziali». Punti di vista. Ma la maratona si fa. Mentre invece salta il derby della Nba tra i New York Knicks e i Brooklyn Nets. Come se a Milano saltasse Milan-Inter e si corresse la maratona…un altro pianeta.