La maratona di New York non c’è stata. Ma leggo sulle agenzie di stampa che nonostante l’annullamento in moltissimi hanno corso lo stesso. Chi a  Central Park, chi nelle vie della città, chi con il pettorale, chi per sostenere  la buona causa per cui era andato là, chi per dare un senso al suo viaggio. Molti runner hanno invece deciso di andare a dare una mano ai soccorsi consegnando vestiti e coperte nelle zone più colpite da Sandy.  Giusto così, ognuno fa ciò che si sente. Ma New York, sportivamente parlando, ora va in archivio. E chi si era preparato per correre si guarda intorno. E così pensa alla maratona di Torino ( che per i reduci della Nycm ha già bloccato i prezzi) a Firenze o a Pisa, tanto per restare in Italia. Ma c’è chi già oggi è riucito, rientrando dagli States alla velocità della luce, a correre ugualmente una maratona. Qualcuno ( un centinaio dicono gli organizzatori) era infatti al via stamattina della Maratona delle Alpi Marittime che,  dopo la scomparsa della Maratona di Monaco (trasformatasi nella Ventimiglia – Monaco e articolata sulla più abbordabile distanza di 24, 5 km)  resta l’unica 42 km della costa azzurra. Quinta edizione quella di quest’anno. Organizzata da Azur Sport Organisation la gara è partita dalla Promenade des Anglais a Nizza e si è conclusa a Boulevard de la Croisette a Cannes, percorrendo tutta la litoranea che porta a ad attreversare la Costa Azzurra, da Saint Laurent-du-Var a Cagnes-su-mer, Villeneuve-Loubet, Antibes Juan-les-pins, e Vallauris Golfe-Juan. Al via erano in Erano in 10.300  e il primo a tagliare il traguardo è stato il keniano Magut Eliud (con un tempo di 2 ore e 10 minuti). Ad attenderlo sul lungomare di Cannes- c’era un lungo tappeto rosso simbolo della Croisette.

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