Le Dolomiti, il Sella Ronda, lo Stelvio, il Pordoi o il Giau. Oppure  l’Eroica, lo sterrato sui dolci pendii della Toscana di recente riscoperto dal Giro d’Italia in una giornata di pioggia che a gaurdare i corridori sembrava di essere tornati indietro mezzo secolo. O ancora le strade e le salite del Piemonte dove si allenava Coppi, le strade del Garda o quelle del Prosecco. Insomma c’è da scegliere e soprattutto c’è da pedalare. Ma dopo anni di “vacanze facili” in bicicletta” con oltre 200 itinerari in Italia e in Europa a prova di “principianti”  con tappe brevi, pianeggianti e su piste ciclabile, Girolibero  (www.Girolibero.it ) ha creato un catalogo con la sezione “roadbike” che strizza l’occhio ai più impallinati, quelli che in bici da corsa ci vanno sul serio. Una vacanza  sulle strade e le salite che hanno fatto la storia del Ciclismo perchè per chi ha la fissa della bici da corsa le salite non sono tutte uguali: ce ne sono alcune che sono più salite delle altre perchè è lì che i campioni della storia di questo sport  si sono giocati e hanno vinto Giri e Tour. Così la scelta dei percorsi non è stata casuale. Sono stati ideati da Andrea Ferrigato, ex pro ed ex nazionale azzurro che nella sua carriera ha partecipato a otto Giri d’Italia,  quattro Tour de France e ha vinto una ventina di  gare tra cui due di coppa del mondo: “Ho iniziato l’attività agonistica a 15 anni e fino ai 35 non ho mai smesso- racconta il Ferri- Ho pedalato per 680 mila chilometri e usato tutte le mie energie per terminare la mia carriera da professionista felice perché avevo giocato tutte le mie carte. Ora pedalo per passione e la strada, quella che scorre sotto ai tubolari, mi ha portato da Girolibero. Continuo ad allenarmi, a cercare le salite più belle e a trovare percorsi nuovi, meglio ancora se portano ad un buon ristorante e ad una buona cantina”. Lo schema è lo stesso che Girolibero ha rodato in tutti questi anni. Ci si può muovere da soli e in gruppo secondo i propri ritmi o il proprio allenamento e l’organizzazione pensa a tutto il resto: dagli hotel, al trasporto dei bagali, alla logistica, all’assistenza tecnica.  Bisogna preoccuparsi solo di pedalare. Ma questa volta si fa sul “serio”….

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