Brindisi e panettone. Siamo a Natale, ci sta. Ma quante volte si può fare? Per un runner comincia uno dei periodi più difficili dell’anno. E’ un po’ come la maratona: fino a dove ci si potrà spingere senza dover poi pagare un conto salatissimo. Il dopo  è come entrare nel confessionale del don : “Ho mangiato e brindato…ma sono pentito”. E non non servirà pregare,  bisognerà correre, correre e continuare a correre. Due conti tanto per farsi un’idea. Il panettone è il pericolo principale. Perchè oltre ad essere un dolce fantastico e anche uno di quelli  tra i meno sazianti in circolazione. Quindi si esagera. In media ha dall 350 alle 400 calorie all’etto e se si considera il fatto che lo si mangia a fine pasto,  significa che con una fetta si raddoppiano o quasi le calorie di un pasto normale.  Stessa identica cosa vale per il pandoro. Cercando di sommare e sottrarre per trovare un punto di pace con la propria coscienza va detto che è difficile dire quante calorie si consumano in un’ora di corsa. Troppe variabili, non lo sanno con certezza perfetta nemmeno i dietologi.  In gernere il dispendio calorico della corsa dipende in buona parte dal numero di chilometri percorsi e dal peso. C’è un calcolo empirico, non so quanto attendibile, che può fornire un indicatore. Ed è semplice:  per ogni chilometro di corsa si perde una caloria ogni  chilogrammo di peso. Quindi: 10 chilometri, 80 chili, 800 calorie.  Mi sembra parecchio ottimista ma tant’è. Non resta che far finta di crederci e brindare. Ma state alla larga dal panettone.
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