Alex come Lance. Alex da Daria ma nessuna confessione.  Alex Schwazer a ventotto anni punto e a capo, con una laurea da inseguire e una vita nuova anche. Dopo le lacrime in tv a confessare il doping, un viso più rilassato e qualche chilo in più ma non troppi. Perchè se non ti alleni il metabolismo cambia, anche se mangi molto di meno. Venti minuti su La7,  alle Invasioni bBarbariche della Bignardi dove c’è poco da aggiungere a quello che già si è detto. Dove confessi di nuovo che con una medalglia d’oro al collo e con un’ altra lì a portata di mano ti senti in dovere di fare cose di cui puoi pentire. E molto, forse per sempre. “Perchè in tanti si aspettano tanto, forse troppo da te, e anche tu te lo aspetti”. Così bari, non ne vieni più fuori e a un certo punto non vedi l’ora che tutto finisca anche se ti crolla il mondo addosso. Però c’è una luce là in fondo. Non è finita: “Perchè  lo sport è dentro di me e spero di tornare un giorno a farlo come lo so fare. E perchè se mi alleno e la mia centralina funziona in un anno torno come  Pechino”.  E mentre scorrono le immagini delle vittorie mondiali, dell’olimpiade e delle lacrime nel giorno più brutto, gli occhi di Alex si fanno lucidi e una smorfia sul viso dice che gli allenamenti, la tanto odiata marcia, lo stress forse adesso già un po’ cominciano a mancare.. Non resta quasi più niente. Quella è storia. E adesso? “Adesso non posso fare più nulla. E’ troppo tardi. E’ triste ma è così. Raccontare la verità? L”ho detta.  In pochi ci credono ma io più di cosi non posso fare…”. Resta tutto  in sospeso. Arriva la pubblicità. E dopo c’è Belen.

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