Due giorni dopo una maratona si può anche fare un po’ di spicciola filosofia. Così, per spiegare l’essenza di una corsa così, mi torna alla mente una frase dell’assessore allo sport alla regione Lombardia Antonio Rossi che pochi giorni fa nella sala Italo Rota della Triennale di Milano salutava i ragazzi di San Patrignano che hanno iniziato la loro avventura verso New York.  Lui ha vinto medaglie olimpiche e mondiali ma una maratona non l’ha mai corsa: “Però un sacco di miei amici sì e tornano tutti con gli occhi pieni di luce…”.  La conosco bene  quella luce. Quel raggio che  un istante cancella ore e ore di fatica,  ti addomestica il dolore e ti addolcisce le smorfie. E il bello è che resta accesa per sempre perchè, come ha detto qualcuno che non ricordo “Quando si entra nel  mondo della maratona non ci si rende conto che si sta staccando un biglietto per l’inferno”.   Un ticket di sola andata ma non c’è da aver paura….

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