Ho visto gareggiare Alessandro Fabian nel tiathlon sprint di Rimini e mi sembrava stesse abbastanza bene, almeno a giudicare dalla velocità con cui mi ha passato nella frazione in bici. E infatti ha vinto. Il giorno dopo è arrivato primo anche a Gorizia sempre sulla stessa distanza. Buon segno. Segnale chiaro che  l’infortunio al tendine che lo ha tenuto fermo qualche tempo sembra ormai alle spalle. E la prova “provata” è arrivata da Madrid, un paio di giorni fa. Il carabiniere azzurro si è infatti piazzato quinto nella prova di World Series vinta dall’inglese Jonathan Brownlee  (1:50:42) davanti allo spagnolo  Javier Gomez  (1:51:32) e al russo Ivan Vasiliev (1:52:02). Fabian è sempre stato in gara. Uscito dall’acqua nel gruppetto dei migliori è risucito ad attaccarsi al terzetto di testa con Brownlee, Gomez e  il campione del mondo under23 Royle nella frazione in bici. L’azzurro ha tenuto bene anche nei dieci chilometri di corsa ed è stato rimontato solo nel finale dallo spagnolo Mario Mola che  ha fatto segnare la miglior prestatzione sulla corsa e gli ha soffiato il quarto posto.  “”Ho sofferto un po’ il nuoto all’inizio – ha raccontato soddisfatto al traguardo Fabian – perchè mi manca l’abitudine alla velocità nei primi 200 metri. Poi è venuto fuori il fondo sul quale ho lavorato in inverno ed è andata meglio. Anche in bici la partenza è stata fortissima: ho dovuto tenere duro quando hanno strappato sulla seconda salita.  Il 10mila a piedi l’ho gestito; sapevo infatti di essere in ritardo di preparazione nella frazione a piedi.  Non pensavo di poter fare un fuga con Gomez e Brownlee già in questa prima uscita internazionale. Sono davvero felice; ovviamente devo lavorare sulla corsa, ma questo lo sapevo”

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