Quattordici città con il bollino rosso, dove cioè il caldo africano potrà avere conseguenze negative non solo per i soggetti «deboli», ma per tutti.
Sono le indicazioni del bollettino sulle ondate di calore del Ministero della
Salute. Da nord a sud è emergenza caldo. E per chi corre non è un bel correre soprattutto nelle grandi città e soprattutto se non si ha possibilità di farlo al mattino presto o dopo il tramonto. Consigli? E’ pieno il web e sono sempre i soliti. Bere molto prima e dopo, i più esperti dicono “idratarsi”; non correre a torso nudo; usare un cappellino; bagnarsi per ridurre la temperature corporea; non infilarsi sotto la doccia fredda subito dopo l’allenamento ma lasciar passare qualche decina di minuti; evitare un lungo riscaldamento; diminuire l’intensità della corsa e non pensare di poter tenere i ritmi che si tengono quando è fresco; proteggere gli occhi con un paio di occhiali; scegliere se possibile di correre in posti ombreggiati ma questo, come direbbero i francesi,  ca va sans dire….Più o meno ci siamo ma credo che la cosa più importanti resti quella di bere, abbastanza ( non esagerare!!!), con un po’ di sali sciolti nella borraccia e a piccoli sorsi. Quando correvo in bici c’era un mio allenatore che su questa cosa era inflessibile: “L’acqua è la vostra benzina- ci ripeteva allo sfinimento- Dovete bere sempre e soprattutto dovete bere quando non ne sentite il bisogno. Se cominciate a bere quando avete sete non vi serve più. Siete già in riserva. Ed è finita.”

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