San Giovanni e’ il patrono di Valencia. Ed e’ festa grande sulla spiaggia della città dove per assicurarsi le sue intercessioni più o meno tutti fanno un tuffo in mare cercando di saltare sette onde. Così vuole la tradizione. Ma soprattutto così ci si diverte da queste parti. Baldoria fino a notte fonda tra falò e fiumi di cerveza. Ma non c’e’ bisogno della festa del Santo. Arrivi a Valencia e capisci subito che aria tira. Città viva e vivace e soprattutto piena di italiani. Non solo turisti. Segno che da queste parti si vive bene se chi arriva poi non riparte più. Un viavai infinito che porta verso il mare e verso il porto dove l’America’cup ha lasciato il segno e dove la barca piu piccola misura almeno venti metri. Non solo velisti pero’. Runner, pattinatori e ma soprattutto ciclisti che fanno sport e si divertono attraversando un parco che taglia in due Valencia. Era il letto del fiume che una volta bagnava la città ed è stata deviato perché evidentemente la bagnava troppo e qui si erano stufati di essere inondati. Così è diventato una pista ciclabile naturale e fantastica che credo sia un valore aggiunto di quelli che non hanno prezzo. Il resto lo hanno fatto gli amministratori con una serie di strutture che consiglio vivamente all’assessore al traffico di Milano di venire a vedere e magari copiare. Cosi la pianta di “vendere” Milano come citta’ ciclabile. Quindi si corre e soprattutto si pedala. Certo, il clima aiuta perché a queste latitudini gli inverni sono un’altra cosa e anche d’estate il caldo non è quello afoso della Pianura Padana. E dopo una mezza giornata a spingere sulle pedivelle il giusto premio e’ “la casa de los dulces” che non serve neppure tradurre ma è il più grande negozio di caramelle che abbia mai visto al mondo. C’è di tutto e di più. In attesa ovviamente di sedersi a tavola per una paella, che si dovrebbe mangiare a mezzogiorno perché di sera e’ solo quella scaldata per i turisti e una caraffa ghiacciata di San Miguel. Che non è il patrono di Valencia ma che dopo una giornata al caldo e al sole e’ quasi un biglietto per il paradiso.