La magia del bianco che  tutto copre e tutti i rumori ovatta. Vuoi mettere? Senza fare troppo i romantici, perchè i runner romanticci non sono,  bisogna ammettere che quando nevica è bello correre. Anche perchè il freddo, quando non è siberiano, non disturba e in qualche caso migliora le prestazioni. Il corpo consuma un po’ più di energie per mantenere la temperatura  ma, al di là dei primi dieci minuti quando si deve trovare soprattutto il coraggio di mettere fuori il naso di casa, non è un’impresa imnpossibile.  Basta  coprirsi un po’ di più e vestirsi a strati anche se possono bastare una maglia intima tecnica, una maglia tecnica pesante invernale e un gilet antivento. Vietati i kway a maniche lunghe o giacche a vento e simili. Per chi usa i calzoni corti un bel massaggio con una crema canforata, calze pesanti ( ma senza esagerare altrimenti si modifica troppo la calzate della scapra) guanti e fascia per coprire la fronte. E si può andare. Quando nevica o fa freddo, dicono i tecnici,  è meglio allungare di un po’ la fase di riscaldamento e lasciare la fase di stretching alla fine, magari in un posto caldo. Dicono sempre i tecnici che un allenamento in condizioni di freddo deve essere fatto a buon ritmo, con un gesto atletico intenso e continuo magari riservando una accelerazione solo nella parte finale. La parola d’ordine è quella di non farsi mai ghiacciare il sudore addossso quindi vanno assolutamente vietate le pause troppo lunghe e il fermarsi all’esterno senza essersi subito tolti di dosso gli indumenti bagnati. Perchè un post su come si corre con la neve? Perchè stamattina in pianura padana dalle parti di Albairate ne veniva giù parecchia e c’è anche il rischio che continui.  E così, senza fare troppo i romantici, a una sgambatina mentre i fiocchi tutto coprono e tutto ovattano non si poteva rinunciare. Vuoi mettere?

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