Ha vinto  il francese Yohan Menantenau in 1h03’37″. Ma questo è un dettaglio. La ventiduesima edizione del Triathlon di Antibes che una volta era il Triathlon di San Silvestro, pensato e organizzato per ricordare un triathleta di quelle parti, è stata una bella festa di sport. E non è una frase fatta, perchè in terra dei cugini francesi va sempre così, sia che si corra a piedi, sia che si pedali in bici o in mountain bike. Loro adorano partecipare. Molto più serenamente di noi, popolo di agonisti, depilati,supercronometrati e un po’ fissati. I francesi invece sono più sportivi, si divertono e qualche volta <ancor s’incazzano> come cantava Paolo Conte, ma quella è una storia vecchia. Domenica ad Antibes,  una bella baia in Costa Azzurra al riparo dai venti a un’ora e mezzo dall’Italia dove l’inverno  non morde,  non c’era davvero nessun motivo per cui arrabbiarsi. Sole, clima mite, un bel mare piatto a 14 gradi, tanti atleti, tanti tifosi e tanti bambini che hanno corso e pedalato e si sono divertiti come i grandi. Più di 100 i triatleti al via  in un <sprint>  che ha visto in gara tanti italiani   a cominciare dagli arancioni dello Asd Staffora Triathlon di Pavia : il più veloce dei “nostri” al traguardo è stato proprio un portacolori della società pavese, Cesare Bernini, che ha chiuso al 16° posto. Poi sono arrivati i suoi compagni di squadra Alessandro VaghiniDaniele “Sparpaman” Sparpaglioni  ed Emilio Limonta.  Gli altri italiani al traguardo sono stati Mauro Garavaglia della Trylogy (23°),Carlo Torre (che gareggia per l’AS Monaco), Corrado Capelli e Mauro Mazzaferro dei Vigili del Fuoco di Modena e Giovanni Pastorelli della Polisportiva Porta Saragozza di Bologna. E’   finita a pacche sulle spalle. Con i sorrisi e con gli applausi di figli, mogli e fidanzate. Con la soddisfazione di potersi tuffare a mare,  pedalare e correre col body quando qui si gela. E con lo speaker francese ringraziare gli “orange” dello Staffora arrivati in Francia così numerosi. E son soddisfazioni…

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