E’un po’ come il Natale. Come la Befana. Come una tradizione  che i runner ormai aspettano come i bimbi. Per molti è  il momento della gloria, per altri quello della verità. Per tanti  è la prova delle prove, da mettere sotto il naso al collega che ci ha preso in giro per un anno, alle mogli che hanno brontolato, a chi convinto di non esser visto si dava di gomito. Puntuale arriva la maxiclassifica di Correre. Non è una classifica è basta, è qualcosa di più. Perchè in un mondo sempre più digitale, nell’universo dei social network, dei tweet dove si crede di poter dire tutto e di più in pochi caratteri, in un mondo che si aggiorna ogni dieci secondi per fortuna c’è ancora qualcosa di scritto. Carta canta insomma. Col la sua lentezza perchè per trovare un nome bisogna cercare e sfogliare come si faceva con il Rocci nelle versioni di greco, con il suo profumo, con l’ebbrezza di vedere il tuo nome scritto che resta lì e nessuno te lo porta via con un clic.  La maxiclassifica di Correre tra l’altro è un lavoro enorme, completo e ben fatto. Come sempre. Ma non solo nomi e tempi. Nel numero di febbraio si parla anche di allenamenti  e di corsa “progressione a ritmo” con Orlando Pizzolato, di come migliorare la falcata con i consigli di coach Giorgio Rondelli , di scarpe con i  nuovi modelli in arrivo,  di trail running e di alimentazione legata alla corsa.. Insomma c’è molto da sfogliare e da leggere. Ovviamente sulla carta e ovviamente in edicola. C’è un mondo che corre e che “resiste”.

 

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