Chissà se nell’immaginario sentimental-erotico delle donne al primo posto ci sono i ciclisti. Sinceramente qualche dubbio c’è l’ho ma si sa che, quando si parla di seduzione il mondo femminile riserva sempre qualche sopresa. E la sorpresa arriva da una ricerca dell’ Institute of Evolutionary Biology dell’Università di Zurigo che spiega, numeri alla mano, che i ciclisti benchè stanchi, sudati, spettinati e sfiniti quando arrivano al traguardo hanno il loro sex-appeal.  Insomma fanno colpo. Ma non tutti però .  Gli svizzeri che per storia e tradizione sono di una precisione “svizzera” (appunto),  mettono subito i puntini sulle “i”. I ciclisti che piacciono di più sono soprattutto i velocisti, cioè quelli che sprintano e vincono.  E così nell’albo d’oro dei Don Giovanni che pedalano potremmo mettere a loro inasputa  sprinter che hanno fatto la storia come  Basso ( Marino), Van Linnden, Sercu, de Vlaeminck , Saronni , Martens , Abdujaparov , Cipollini , Petacchi, Zabel e ora Cavendish. Tanto per fare qualche nome.  Ma cos’è che colpisce, qual è il segreto di tutto questo charme?  Le donne – spiegano i ricercatori- hanno valutato l’espressione del volto. Ciò che le fa capitolare è lo sguardo e il sorriso di chi taglia per primo il traguardo. Dei ciclisti che hanno partecipato al Tour de France del 2012 vinto dal britannico Bradley Wiiggins chi ha vinto sprint e tappe è stato giudicato in media il 25% più bello rispetto a chi ha avuto una classifica peggiore. Troppo facile. Piacciono i vincenti ed allora sembra un po’ la solita storia che scivola sulla deriva dell’ovvietà.  Invece no. Secondo i ricercatori zurighesi  non è solo il potere della vittoria a sedurre ma anche ( soprattutto) il mito della della velocità. E infatti i ciclisti più veloci hanno un potere d’attrazione sulle donne più forte rispetto ai colleghi che arrivano dietro. Insomma per “cuccare” bisogna arrivar primi. E se lo dicono gli svizzeri bisogna crederci. Quindi allenatevi!