Da dove comincia la storia della maratona? C’è una sola risposta: Atene. Inizia tutto da lì. Quella di Atene è la madre di tutte le maratone e anche se tutto è cambiato, il percorso originale di Filippide  più o meno resta lo stesso. Nell’idea, nella mente di ogni maratoneta, nella storia di un luogo che chissà per quale magia come racconta anche Murakami, nonostante il cemento, le case, le macchine e  lo smog continua a profumare di leggenda. Basta chiudere gli occhi.  E quindi anche se non è più la stessa cosa,  per un maratoneta Atene è una di quelle  maratone da fare almeno una volta nella vita. Correre lì è come per un ciclista scalare il Tourmalet o il Gavia, per calciatore giocare a Wembley, per un tennista calcare l’erba di Wimbledon. E per noi, dopo il 2004, dopo il trionfo di Stefano Baldini, dopo il suo oro olimpico ancora di più . Chi non se la ricorda quella gara,  gli ultimi chilometri finali, l’ingresso al Panatinaikò.  Storia e leggenda che ogni anno si rinnovano. E da quest’anno di più. La Maratona  di Atene  entra in una nuova era. Lo ha annunciato la Federazione ellenica di Atletica (Segas) che ha presentato il nuovo logo della maratona durante un pomposa cerimonia ufficiale nel Museo Benaki. D’ ora in poi si chiamerà la «Maratona di Atene. L’autentica». E secondo la Federazione “il nuovo logo  metterà in evidenza in maniera più accurata e precisa l’unicità nel mondo di questo patrimonio nazionale della Grecia”  Alla cerimonia era presente il ministro del Turismo, Olga Kefalogianni, che ha definito la Maratona di Atene un «marchio nazionale». Non so perchè ma mi viene d’incorciare le dita. Speriamo che i greci non esagerino con celebrazioni, marketing, merchjandising ed altre amenità. Atene è Atene nonostante tutto. Non serve esibire. Anzi proprio quando si vuol far vedere chissà che il rischio di far brute figure aumenta. Comunque, l’ “Autentica» ( da adesso si chiamerà così) si svolgerà domenica 9 novembre 2014 e le iscrizioni per partecipare all’evento si apriranno a metà marzo. Chi non c’è mai stato, una volta nella vita ci deve andare. Prima che lo zelo dei greci prenda il sopravvento.