La maratona di Roma è stata da record. Mai tanti partenti ( quasi ventimila), mai tanti arrivati ( quasi 15mila) in una corsa italiana. Finalmente un evento degno di una grande città.  E chi non lo ha mai visto un serpentone di ventimila persone che corrono e camminano non si rende perfettamente conto. Sono un’infinità che va moltipilcata per due, per tre a volte per quattro. Già perchè la maratona è una corsa ma diventa anche l’occasione per farsi una vacanza con amici e famiglia di due tre, quattro giorni a in una  della città più belle del mondo. E cosa ci va a fare un turista a Roma? Se non per vedere piazza Navona, i Fori imperiali, il Colosseo, la Fontana di Trevi e via così? Perfetto. Però, nel giorno in cui anche  Papa Francesco  dalla finestra dell’Angelus dà il benvenuto a tutti i maratoneti arrivati in città,  bisognerebbe ricordarlo al sindaco della capitale Ignazio Marino che pare sia l’unico a non aver capito cosa è successo ieri nella sua città. E infatti al traguardo della ventesima edizione dei record se n’è uscito bel bello con un annuncio che ha fatto accapponare la pelle agli organizzatori dell’Acea marathon che tanti sacrifici avranno fatto per portarla dove è arrivata. ” Grande manifestazione, ringrazio tutti quelli che hanno permesso di realizzarla- ha detto il sindaco- il prossimo anno però la porteremo nelle periferie…”. Fantastico. Ci sarà la corsa ad iscriversi. Perchè è ovvio che tutti i maratoneti non vedono l’ora di andare a Roma per correre sul grande raccordo anulare….

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