Come ha detto Stefano Garzelli oggi nell’ottima diretta Rai sul Tour de France (ma perchè non fanno così bene anche il Giro?) Vincenzino Nibali è così amato dai francesi perchè è la prima maglia gialla degli ultimi anni che gira senza scorta sulle strade della Grand Boucle. Da Armstrong a Contador, da Wiggins a Froome a Cadel Evans erano un po’ tutti inavvicinabili. Nibali invece è li sereno e disponibile che lo possono anche toccare…E sarà forse per questo che dopo la tappa epica del pavé l’Equipe gli ha dedicato la prima pagina per intero. Impensabile da noi. Oggi la Gazza apre il giornale con Inzaghi, il calciomercato e i ritiri delle nostre squadre che cominciano la preparazione pre-campionato. Nibali è in un angolo e solo un po’ di spazio in più si guadagnano le due finali del mondiale di calcio. Va così da noi. Va che se uno dei pochi campioni in grado di rilanciare il ciclismo azzurro alla disperata ricerca di un personaggio da spendersi conquista la maglia gialla e domina una delle più belle tappe degli ultimi anni finisce, al massimo, in uno “strillo” in prima pagina del maggior quotidiano sportivo. Che invece ( c’è da scommetterci) gli avrebbe dedicato una pagina intera se fosse stato anche solo sospettato di doping. E la nostra visione dello sport, viene da dire che è quella che ci meritiamo: valgono di più il raduno della Roma sulle Dolomiti, i capricci di Balotelli, le vicende di cuore di Buffon o i pronostici su chi vincerà il prossimo campionato che un azzurro in giallo al Tour. Così, per chi ha una scala di valori sportivi solo un po’ diversa, non resta che consolarsi con l’Equipe che comunque non è proprio la Gazzetta del Trigno, ammesso che esista. E Vincenzino Nibali, il campione gentiluomo come lo ha ribattezzato Dino Zandegù, diventa il nuovo eroe dei francesi. Nibalì con l’accento per adesso. Noi come sempre seguiamo a ruota…