Chissà se muoversi in bici è più moda o necessità. Chissà se è così ovunque o solo a Milano. Chissà se la politica milanese è salita in sella con un’ipotesi di città ciclabile più per opportunità elettorale oppure perchè ci crede davvero. Chissà se mai diventeremo come Berlino o Costanza con migliaia di bici posteggiate negli stalli della fermata del metrò senza che qualcuno se le freghi. Chissà se anche da noi diventerà normale mettersi un casco, fermarsi ai rossi, ripettare regole e segnaletica. Chissà quante altre cose. “Chissà chi lo sa…” diceva tantissimi anni fa Febo Conti nel suo programma del giovedì pomeriggio quando Sky neppure si immaginava e la Tv dei ragazzi era il premio per aver fatto i compiti o aver preso un bel voto. Certo è che la bici a Milano, ma non solo a Milano, sembra proprio uscita dalla riserva indiana. C’era una volta la Graziella, la Roma Sport o quella con i freni a bacchetta ora c’è di tutto e di più. Per tutti i gusti, per tutte le tasche, per fissati o per chi comincia. Ma soprattutto si sta facendo strada una nuova cultura della bicicletta con tantissime sfumature. C’è chi pedala perchè una volta correva e non riesce a smettere, chi lo fa per sport, chi lo fa perchè ha capito che al lavoro arriva prima che non in macchina e senza diventare isterico, chi perchè risparmia e chi perchè glielo ha detto il medico. Ma c’è anche chi pedala per abitudine,  perchè migliora l’umore o perchè ” fa figo…”. Comuque sia va bene così. Comunque sia qualcosa si muove anche se rispetto ad altri Paesi del Nord Europa più “civilizzati” di noi in questo senso siamo ancora parecchio indietro. C’è un business che cresce.  C’è una mobilità che sta cambiando e fa tendenza.  E bastava ieri sera farsi un giro per Milano durante la “fashion night” per capire quanto la bici ormai abbia “spaccato”, così dice mio figlio quando mi vuole far capire che sto facendo una cosa così come andrebbe fatta. Bastava fare un salto al Raschiani Bicycle per rendersi conto che bici da corsa , a scatto fisso, classiche, sportive, elettriche stanno diventando qualcosa in più che semplici due ruote. Bastava dare un’occhiata ai nuovi gioielli in titanio della Passoni o alla nuova collezione Electra per rendersi conto che gli oggetti del desiderio oggi possono avere anche cambi, moltipliche o levette dei freni. Un evento, quello che ha organizzato Claudio Raschiani, che è andato al di là delle classiche logiche “biciclettare” da sagra paesana. Ieri sera lo show room di via Borgospesso è diventato qualcosa in più del patinato negozio di bici che già è. Migliaia di persone, il dj set,  il foyer del Manzoni, la galleria con le bici protagoniste in pedana, amici, qualche vip, curiosi e soprattutto tante aziende, da Brooks a Rosti, da SailFish a Trek, da PocBenelli che hanno capito che la via è questa. C’è un mondo che si muove, vietato farlo andare in “fuga”.