“Sembra la Coppa Agostoni…” .   E infatti le strade sono quelle.  Monticello, Besana Brianza , Villa Greppi, Barzanò , Sirtori in un dolcissimo su e giù come dolcissima sa essere questa parte di Brianza in una calda e soleggiata mattinata d’autunno che pare primavera. Sembra la Coppa Agostoni anche se il Trittico Lombardo con la TreValli e la  Bernocchi  sono solo una fantasia che gira e rigira nella tua testa quando senti la voce di Andrea De Luca che parla pedalando affiancato al tuo direttore Alessandro Sallusti.  Strano vederli là davanti a tirare su una bici da corsa. E allora è come una diretta  di Raisport, una puntata di RadioCorsa,  come  il racconto di una tappa del Giro fatto dalla moto: manca solo il commento tecnico di Davide Cassani che ora fa il ct  e oggi chissà dov’è.  Però qui sei nella scena e  ti godi il verde vivace di un entroterra incredibile a mezz’ora da Milano, il vento tiepido che ti porta anche a tirar giù i bracciali e il rumore delle bici che ,quando le macchine ti danno tregua, è un sibilo che pare un soffio che ti fa godere. Ce la si può anche raccontare  quando la compagnia è buona. E così in cinque, con Diego Caccia e Danilo Colombo che ora  fanno pubbliche relazioni per le bici di titanio ma qualche anno fa pedalavano sul serio, la strada fila via veloce tra una chiacchiera e l’altra. Tra il ricordo dei muri del Fiandre,  di uno  Stelvio dove non si scollina mai e di una fuga al Lombardia che invece finisce a una quindicina di chilometri dal traguardo.  Una settantina di chilometri dalla sede della Passoni a Vimercate  dove nascono gioielli su due ruote che sono anche pezzi da design,  fin sui colli Briantei. Giusto il tempo di vedere come nasce, si taglia, si salda e si assembla un telaio in titanio,  di capire come si misurano gambe, angoli, gomiti e piedi per farsi cucire una bici addosoo. Giusto il tempo di bere un caffè e si parte.  “Mangia e bevi” dicono i ciclisti quando è tutto un dolce su è giù. “Mangia e bevi” che però ogni tanto ti va di traverso perchè la strada s’impenna con più decisione di quello che ti aspetti e allora il cuore sale,  i polmoni sembrano scoppiare e capisci perchè qui i professionisti si giocano le vittorie. E “Mangia e bevi” che ha il sapore impagabile di una mattinata libera (ma libera sul serio) dove dove i telefonini tacciono  e non c’è riunione che tenga.  Ogni tanto si può fare. Col tuo direttore  stranamente lì davanti a te che spinge un bel 53×17  e che per oggi non ha pezzi da chiederti.  Liberi tutti ma senza esagerare. E così gli resti in scia,  non si sa mai…