Il sindaco di Milano Giuliano Pisapia ora dice che i ciclisti sono pericolosi. Lo dice perchè un paio di giorni fa nlla zona di Porta Romana ( che per chi non è di Milano è in pieno centro) una signora di ottant’anni è stata investita da una bici sulle strisce pedonali ed è morta. Ma il sindaco Pisapia non la racconta tutta. Dire che i ciclisti milanesi sono pericolosi perchè c’è scappato un morto, perchè qualcuno non si ferma ai rossi o perchè qualcun altro va in contromano è una mezza verità. Perchè tra quelli che ogni giorno girano in bici per Milano ( e sono sempre di più) c’è un sacco di gente che si comporta come si deve. Sarebbe un po’ come dire che i motociclisti sono pericolosi perchè ogni tanto c’è qualcuno che parte da un semaforo impennando. Ma se quello è un “imbecille” non è che sono imbecilli tutti quelli che ogni giorno si muovono su due ruote. La proprietà transitiva non vale in questi casi. Vale invece un po’ di coerenza. Allora il sindaco Pisapia dovrebbe fare due chiacchiere col suo assessore al Traffico Pierfrancesco Maran. Gli chieda ad esempio perchè, non più tardi di qualche mese fa, ha scritto al ministro Maurizio Lupi lamentandosi perchè non aveva approvato la norma che pemettteva a tutti i ciclisti di andare contromano. E gli chieda anche perchè i vigili di Milano non danno una multa che una a tutti quei ciclisti che bruciano i rossi,  che schizzano sui marciapiedi, che imboccano i viali in senso contrario o che parcheggiano le loro bici incatenandole agli scivoli per i disabili.  Prima di dire che tutti i ciclisti sono pericolosi bisognerebbe far rispettare le regole del codice della strada a quelli che non le rispettano. Si comincia sempre così. E il punto di partenza per promuovere sul serio una città ciclabile. Il sindaco Pisapia sa perchè in Germania, Austria, Olanda Svizzera (e potrei continuare) i ciclisti sono tantissimi e vengono considerati allo stesso modo di motociclisti, scooteristi e automobilisti? Perchè rispettano le regole della strada come tutti gli altri e se non le rispettano vengono multati. Niente sconti, nessuna zona franca, e’ un fatto di cultura. Che qui da noi ancora un po’ manca. Non per tutti però. Per questo prima di dire che i ciclisti sono tutti pericolosi il sindaco farebbe bene a pensarci un attimo…