Come sempre sono tanti gli italiani che domenica correranno a New York. Ma anche quest’anno i riflettori sulla gara si accenderanno su Valeria Straneo, la  vicecampionessa mondiale ed europea di maratona che correrà per il secondo anno consecutivo la maratona della Grande Mela. L’anno scorso si piazzò quinta, quest’anno anche se non parte tra le favorite se la giocherà fino all’ultimo metro. Come sempre, perchè l’azzurra è un tipo che non molla mai. Ma preoccupa il clima: «Quando sono arrivata era abbastanza mite- racconta all’Ansa-  Il meteo, però, prevede un drastico calo di temperatura per domenica. L’anno scorso è stata una faticaccia anche a causa del vento che in certi punti era davvero terribile, speriamo che stavolta ci dia un po’ di tregua. Ho letto di previsioni perfino di possible neve durante la gara».   Ma quali sono i suoi obiettivi a New York? «Gli ultimi allenamenti dicono che la condizione è buona – risponde l’atleta piemontese -. Mi sento bene, e spero di partire bella decisa puntando ad un passaggio più veloce al giro di boa. Nel 2013 ero stata fin troppo prudente nella prima metà di gara. Confido di migliorare, e magari confermarmi tra le prime cinque. Vero è che con una start-list come quella di quest’anno, con atlete del calibro della Keitany o della Kiplagat non sarà per niente facile, ma io sono pronta a fare la mia parte come sempre».  New York non è una marratona veloce. Non si viene a correre qui per cercare primati ma chi arriva a braccia alzate a Central Park entra nell’aristocrazia della maratona per la via principale. Vincere a New York è sempre un buon affare per la carriera ma anche un ottimo investimento per il dopo, cioè quando si appendono le scarpette al chiodo. Ovvio quindi che qui  e non è facile mettere tutti dietro. Non è facile perchè bisogna sempre fare i conti con gli atleti che vanno per la maggiore. Quest’anno  ci sono assenze importanti: tra le donne Priscah Jeptoo, vincitrice lo scorso anno e in campo maschile anche l’altra star keniana Stanley Biwott, secondo a Londra in 2h04:55, entrambi chiamatisi fuori per infortuni. Così a richiamare l’attenzione sono il ritorno di Mary Keitany, alle prese con la pluri-iridata Edna Kiplagat, e i duello tra l’ex primatista del mondo Wilson Kipsang e Geoffrey Mutai, detentore del record della corsa newyorkese con 2h05:06 e vincitore delle ultime due edizioni. Tra i big anche il campione olimpico e mondiale Stephen Kiprotich, Meb Keflezighi, Gebre GebremariamPeter Kirui. Ma la Straneo non sarà l’unica italiana in gara domenica. Tra gli uomini, infatti, sono attesi due veterani della maratona azzurra come Danilo Goffi, lo scorso anno ventunesimo assoluto e vincitore della categoria M40, e il carabiniere Denis CurziGoffi  quest’anno è in cerca di conferme. Anche perchè l’ultimo test nella Maratonina di Cremona poche settimane fa è stato più che soddisfacente., Il portacolori del Monza Marathon Team, detentore del titolo nazionale di maratona, è stato uno degli undici atleti in gara capaci di scendere sotto il muro dell’ora e sette minuti: “Danilo fisicamente e mentalmente c’è- spiega sul suo sito l’allenatore Silvio Omodeo– Abbiamo lavorato bene e la Maratonina di Cremona ne è stata la prova. Qui a New York  darà il massimo”.  A New York l’Italia conta quattro vittorie maschili con Orlando Pizzolato (1984 e 1985), Gianni Poli (1986) e Giacomo Leone (1996). Due sono, invece, le donne che qui sono salite ripetutamente sul podio: Laura Fogli (seconda nel 1985 e 1989, terza nel 1988 e 1990) e Franca Fiacconi, vincitrice nel 1998 (seconda nel 1996 e 2000, terza nel 1997.

Tag: , , ,