Tutto torna. E così mentre il presidente del Comitato Olimpico Internazionale, Thomas Bach,  benedice la candidatura di ai Giochi Olimpici del 2024  « perchè Roma è una candidatura molto forte e l’Italia è una grande nazione olimpica ed ha già ospitato nel 1960 una memorabile edizione dei Giochi Estivi>, già si pensa  al comitato promotore .<Mister> Malagò dovrà fare le convocazioni e Renzi gli ha chiesto  una squadra “giovane e coesa” (“Coesa?”  ma un premier che si definisce 2.0 può  parlare come un Laqualunque qualsiasi?).  E quali sono i primi nomi che si fanno? Il presidente deve essere un personaggio conosciuto, di spessore e che sappia di sport perciò pare che il presidente del Coni stai pensando a Luca di Montezemolo. Perfetto. Con tutto il rispetto possibile non si può certo dire che l’ex numero uno della Ferrari possa essere considerato il nuovo che avanza anche considerando che fu affidata a lui anche l’esperienza non brillantissima di Italia ’90. Ma tant’è. Montezemolo dovrebbe giocarsela con Andrea Guerra, mega-manager di Luxottica  messo alla porta qualche mese fa da Leonardo Del Vecchio con una buonuscita di una cinquantina di milioni.  Nel comitato promotore Roma 2024 dovrebbero entrare anche Luca Lotti detto “lampadina”, uno degli uomini ombra di Matteo Renzi da sempre al suo fianco e oggi sottosegretario alla presidenza del consiglio e Raffaele Cantone, magistato e capo dell’autorità anti-corruzione  che il governo ha inviato a Milano per “dare un’occhiata” agli appalti di Expo. Si parte quindi. Ma ripartire da MOntezemolo sinceramente non mi sembra la più grande delle rivoluzioni.