«I presupposti sono completamente diversi rispetto ad esperienze del passato. Noi abbiamo il dovere di dare una speranza diversa all’Italia. Come ho sempre sostenuto, non solo il nostro mondo ma tutto il Paese ha bisogno di una ventata di ottimismo e i giovani hanno bisogno di sognare…». Così parlò Giovanni Malagò, presidente del Coni,  che oggi a Davos in Svizzera ha incontrato con il premier Matteo Renzi il presidente del Cio ( il Comitato olimpico internazionale)  Thomas Bach in merito alla candidatura di Roma per le Olimpiadi del 2024. Senza voler mancare di rispetto a nessuno ma torna alla mente  “Crozza nel Paese delle Meraviglie”, una di quelle puntate dove, alle spalle del cominco genovese  travestito da presidente del consiglio, scorrono le scritte in azzurro del “fare” e del “sognare”. Verbi ricorrenti negli ultimi tempi. Che Malagò i coniuga con sapienza, perfettamente allineato al nuovo refrain. Cosi scopri che i Giochi del 2024 (se mai saranno) saranno “low cost”, “ispirati a criteri tutti nuovi mai visti in Italia” e soprattutto “saranno un rivoluzione perchè sono i presupposti ad essere diversi rispetto alle esperienze del passato”. Poi però sfogli la Repubblica e a pagina  56 e trovi la conferma a ciò che già qualche mese fa si diceva e si scriveva. E cioè che il presidente  del Comitato olimpico italiano sarà Luca Cordero di Montezemolo,   presidente di Alitalia e  probabile consigliere strategico del governo Renzi per l’attrazione degli investimenti esteri.  Nulla di personale. Però si fa un po’ fatica a comprendere quale sia il senso di questa rivoluzione. E il cerchio si chiude col sospetto  che tutto questo cambiamento sia più simile a una <ammuina>  come si diceva una volta  sulle navi della Real marina Borbonica. E così più che a Crozza pensi all’editto di Franceschiello, quello che nell’ anno 1841 fissava il comportamento (finto) da tenere durante le ispezioni delle autorità: «All’ordine “facite ammuina” tutti coloro che sono a prua vadano a poppa e quelli che sono a poppa vadano a prua; quelli che sono a dritta vadano babordo e quelli che stanno a babordo vadano a dritta; tutti quelli che sono sottocoperta salgano sul ponte e quelli che sono sul ponte scendano sottocoperta; chi non ha nulla da fare, si agiti di qua e di là». Ma è chiaro che adesso non è più così. O no?