La Sardegna non ha bisogno di grandi presentazioni. Chi c’è stato in genere torna e chi non ci ha mai messo piede prima o poi ci va perchè, dall’entroterrà al mare, lì i colori sono davvero un’altra cosa. Il discorso vale anche per chi corre. Anzi vale di più. L’anno scorso furono in tremila al via della mezza maratoina che si corre a Baia Chia.  Tanti, tantissimi. Ma vuoi mettere correre da quelle parti? Vuoi mettere correre nella baia di fronte al promontorio di Chia uno dei posti più belli a Sud dell’Isola?  Così, c’è da scommetterci, saranno in tantissimi anche quest’anno, sicuramente qualcuno in più. Anche perchè gli organizzatori hanno ritoccato il percorso rendendolo un po’ più veloce e meno duro soprattutto nell’ultima parte. La quarta edizione della Chia Laguna Half Marathon che si correrà il 3 maggio cambia la sua traccia. Nessuna rivoluzione: i passaggi più belli restano. Resta  quello in prossimità della spiaggia di Tuerredda, restano gli scorci più belli a fianco del mare.  Gli organizzatori del ” Laguna Running” hanno solo voluto dar retta ai suggerimenti dei partecipanti, che avevano giudicato la parte finale della  eccessivamente impegnativa dal punto di vista altimetrico. Così il percorso della quarta edizione prevede la partenza sulla Strada provinciale 74, in prossimità dell’ingresso del Chia Laguna Resort per tutte e tre le gare in programma, sia competitive che non competitive (21,097 km, 10 km, 5 km), con arrivo di fronte al Centro Congressi del Chia Laguna Resort giungendo dalla provinciale  non più dalla parte interna del resort. La modifica del senso di marcia finale rende più veloce e meno provante l’ultimo km della mezza e velocissima la 10 km. “Concordo pienamente con la scelta degli organizzatori- spiega Valeria Straneo vincitrice delle prime due edizioni- Per quanto spettacolare, l’ultimo km era durissimo, mentre ora abbiamo un arrivo più agevole e una 10 km agonisticamente molto viva”.  Un piccolo cambiamento che rendera ancora più godibile una mezza maratona che non ha davvero bisogno d’altro per essere apprezzata: “La modifica dell’ultimo km è stata dettata dalla necessità di rendere meno affannoso l’arrivo della mezza maratona e velocissima la 10 km -spiega Marcello Magnani, direttore tecnico della competizione-  Il nuovo arrivo non sacrifica l’esperienza unica per i runner di correre attraverso paesaggi mozzafiato, mantenendo dunque immutato il fascino della gara”.