WP_20150409_001La maratona di Milano deve sempre fare i conti con il suo percorso. Domenica si corre la quindicesima edizione: da Porta Venezia a Porta Venezia attraversando un po’ tutti i punti più significativi della città che tra qualche settimana ospiterà Expo. Quarantadue chilometri e 195 metri che metteranno alla prova la caparbietà di chi corre e la pazienza di chi invece dovrà muoversi in città: «Qualche disagio ci sarà perchè una maratona è una corsa che ha sempre un impatto importante su una città – spiega il direttore della Suisse Milano marathon Andrea Trabuio– ma il nuovo percorso è stato pensato e studiato con i tecnici del Comune e dell’Atm proprio per cercare di creare il minor disagio possibile». Per gli atleti sarà un tracciato veloce certificato da uno che di maratone se ne intende, il campione etiope Haile Gebreselassie già primatista del mondo che dovrebbe anche correre qualche chilometro: «E per noi avere Gebre alla maratona è un punto d’orgoglio – spiega Trabuio -. É un vero e proprio mito di questo sport ed è la prima volta che viene a Milano». Il via domenica mattina alle 9.30. Da Corso Venezia i 15mila runner al via punteranno verso i grattacieli di Porta Nuova per poi sfiorare la Stazione Centrale ed entrare quindi nel cuore della città, con il passaggio in Piazza Duomo ed in Piazza della Scala. Lambendo la Triennale la gara raggiungerà l’area di City Life. Da qui si punterà verso nord-ovest, aggirando il Monte Stella, l’Ippodromo e lo Stadio Meazza. Il tratto più esterno del percorso si snoderà nel verde del Parco di Trenno fino a Molino Dorino, da dove si tornerà verso il centro con il lungo e velocissimo rettilineo di via Gallarate. Prima di raggiungere la zona del Portello la gara sarà al 35mo chilometro ed inizierà qui la fase più dura, quella che per molti podisti è un vero e proprio muro ed infatti è questo il cosiddetto chilometro rosso dove è fissato il ristoro tecnico di Enervit: «Sì, da qui si torna verso il centro- spiega il direttore della Mcm- seguendo la tradizionale direttrice di Corso Sempione che guiderà i maratoneti verso l’Arco della Pace ed il Parco Sempione». Che verrà attraversato con un breve e suggestivo passaggio sullo sterrato di Piazza del Cannone, sotto le mura del Castello Sforzesco prima degli ultimi due chilometri finali fino al traguardo di Porta Venezia. «Abbiamo studiato i punti critici del traffico – spiega Trabuio – cercando sempre di offrire un’alternativa anche se con questo percorso la città dovrebbe liberarsi via via al passare della gara». Attenzione al traffico ma anche all’ambiente e anche qui questa edizione della Milano Marathon presenta novità: «Abbiamo ricevuto una certificazione importante sul rispetto ambientale – spiega il direttore -. perchè siamo riusciti a limitare l’uso della carta nelle iscrizioni, stiamo cercando di incentivare l’uso dei mezzi pubblici per raggiungere la zona di partenza e perchè come fanno tutte la grandi maratone internazionali faremo tutto lo sforzo possibile per contenere i rifiuti. A cominciare dalle spugne che i runner usano per rinfrescarsi ai ristori. Non le troveranno sui tavoli per poi gettarle. Gliene daremo due alla partenza e dovranno usare quelle su tutti e 42 i chilometri».

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