unnamed (2)Chissà cosa penserebbe lo Zar Alessandro Terzo vedendoli passare in bici sulle rotte ferrate che alla fine dell’Ottocento lui ordinò di costruire. Una follia correre la Transiberiana in bici. Una follia o un sogno, dipende dai punti di vista. Ma sempre un’avventura che ti porta la dove nessuno forse potrebbe immaginare. Un mondo conquistato su due ruote, seguendo la via della storia, seguendo la traccia di ferrovia che non è mai stata solo una ferrovia. La transiberiana sono tante cose insieme. Un azzardo, l’esibizione di potenza di un impero, una rotta costruita metro dopo metro, giorno dopo giono da un popolo che si è passato il testimone di generazione in generazione. Un viaggio dagli Urali al Pacifico attraverso due continenti, atraverso il freddo, atraverso le abitudini e le usanze dei popoli. E da Mosca a Vladivostock  sono più di novemila chilometri. Che possono essere tutto ciò che uno vuole che siano: una sfida, una vacanza, un’avventura, la realizzazione di un sogno.  Ma anche una gara in bicicletta: la prima edizione della Red Bull Trans-Siberian Extreme 2015. Il via è fissato il 15 luglio per provare a percorrere la leggendaria  Trans Siberian Railway. Non tutta di un fiato ma quasi, in 15 tappe  da 300 a 1400 chilometri che alla fine saranno 9200 chilometri da pedalare per la gara  più lunga e più estrema del mondo. E non è un modo di dire. Si va verso l’infinito e si passa da un continente all’altro, da un mondo all’altro città dopo città. Da  Mosca , Kostroma, Perm, Yekaterinburg, Omsk, Barabinsk, Novosibirsk, Krasnoyarsk, Tulun, Irkutsk, Ulan-Ude, Chita, Svobodny, Obluchye, Khabarovsk terminando a Vladivostok sulle sponde dell’Oceano Pacifico. I primi 1500 chilometri si snoderanno lungo la parte europea della Russia, che è anche la più popolosa con il 75% di tutta la popolazione, attraversando gli Urali e tutta la Siberia, il lago Baikal, la zona di Amur e il cosiddetto Far East con la natura vergine, antiche foreste e una densità di popolazione di 2-4 persone ogni chilometro quadrato. Il tracciato poi scorrerà lungo i confini di Kazakistan, Mongolia e Cina. I numeri in genere non suscitano emozioni ma quelli della Transiberian red Bull fanno venire i brividi: 5 zone climatiche attraversate e 7 fusi orari per tre settimane passate in sella quasi senza sosta. Sarà la prima edizione ma l’obbiettivo è di farla diventare un appuntamento che si svolgerà ogni anno anche se è ovvio che non è un gara per tutti. Al via molti  atleti professionisti con esperienze in ultra maratone e gare estreme ma anche ciclisti semi-professionisti e appassionati che vogliono sfidare se stessi e mettersi alla prova. L’organizzazione è a cura di Most Management, filiale russa di Bruck Consult con sede in Austria, che lavora in partnership con Balashova Legal Consultants. La sede di Mosca ha già seguito due edizioni di un altro importante evento sulle due ruote: la Race across Russia 2013 e 2014, progetto internazionale da record che ha fatto nascere la collaborazione tra Bruck Consult e Red Bull per dar vita alla Red Bull Trans-Siberian Extreme. Direttore di gara sarà invece Ernst Lorenzi, organizzatore della leggendaria granfondo austriaci Oetztaler Radmarathon    www.redbulltranssiberianextreme.com

Tag: , ,