10988270_710527572392401_5390704239172359692_nC’erano molti occhi puntati su Segrate in questo week-end. Il triathlon che pensa in grande per due giorni passava da qui ed erano in tanti curiosi di sapere come sarebbe andata a finire. Come sarebbe stato nuotare in questa bella cava tra la Cassanese e l’aeroporto di Linate, pedalare tra il confine est di una città che fa fatica ad abituarsi ai grandi eventi di sport e la via che porta verso le montagne bergamasche e correre fuori e dentro un parco ben attrezzato per fare sport. Segrate trampolino del grande triathlon che meriterebbe le grandi città già da ieri. Segrate crocevia del triathlon che si è ritagliata uno spazio in un calendario un po’ schizofrenico e che ha visto correre i  più forti nella seconda tappa del Grand Prix sulla distanza sprint. Gara tiratissima  con un podio tutto straniero e  con Premysl Svarc, il ceco del Td Rimini davanti all’ungherese del Peperoncino Team Gabor Faldum e all’ungherese del Team 707  Tamas Toth. Scintille anche anche tra le donne con una fantastica Sara Dossena (Team 707) che ha messo in fila Anna Maria Mazzetti ( Fiamme oro) e Angelica Olmo ( Pianeta acqua).  “Siamo soddisfatti per la gara del Gran Prix – spiegava stamattina prima dell’olimpico Matteo Annovazzi, uno degli organizzatori di Eco Race Events– E speriamo che vada tutto come deve andare anche oggi…”. Ed è andata come doveva andare tra grandi e piccoli problemi da risolvere, tra viabilità da gestire, la Cassanese da chiudere, i rifornimenti da rinforzare perchè con il caldo che c’era  davvero non si scherzava. E’ andata come doveva andare con oltre oltre 400  triatleti al via che si sono dati battaglia sullo stresso percorso del giorno prima  ma  su distanza olimpica e con oltre trenta gradi difficili da sopportare soprattutto nella frazione di corsa. Tra gli uomini ha vinto Valerio Patanè del Cus Pro Patria Milano davanti a Alessandro Terranova ( Firenze Triathlon) ed Enrico Ferlazzo (Peperoncino Team). Tra le donne prima è arrivata Elisa Monacchini ( vIs Cortona) davanti a  Sabrina Capellupo (Cus Torino) ed Elena Casiraghi ( Dds). Cala il sipario quindi su questa prima edizione del triathlon di Milano che però si è corso alla porte di Milano. Un evento di primo piano che già dal prossimo anno potrebbe provare a conquistare la città. Il condizionale è d’obbligo perchè sfida è “tosta” ed è tutta qui.  Il discorso, dalla maratona al triathlon,  gira sempre intorno a una convivenza difficile e (anche) ai soliti calcoli di convenienza politica. Perchè,  finche si tratta di farsi fare una foto alla partenza  o alla conferenza stampa di presentazione sindaci e assessori sono tutti disponibili e sorridenti. Poi però quando li vai a cercare per firmare un’ordinanza che chiude il traffico del centro per mezzo pomeriggio, chissà perchè  non si trovano più…

 

 

 

 

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