Risarcimento dei danni  fino a 600 euro in caso di sinistro, rimborso spese di cura  in caso di infortunio fino a  millle euro, responsabilità civile e risarcimento dei danni  provocati a persone o cose con massimale di 500.000 euro. Per i ciclisti arriva il paracadute che prende la forma della Urbanbike,  la carta del ciclista, un’assicurazione ma anche qualcosa in più,  che lo mette al riparo dai guai che gli potrebbero capitare pedalando soprattutto nel caos delle grandi città. Se ne parlava da tempo ed ora è realtà. La card, annunciata  dalla Federazione ciclistica italiana  a settembre, prima della partenza della nazionale azzurra per i mondiali americani, da pochi giorni si potrà acquistare online sul sito www.urbanbike.it,  (numero verde 800456789.) “Con la nascita di Ubanbike – spiega la Ferciciclismo-  si apre una strada nuova  nel modo di intendere l’attività sportiva, non solo e non più finalizzata al conseguimento del risultato o del benessere fisico, ma nell’accezione più ampia del termine: come attività di sviluppo sociale, salute pubblica e ideazione di spazi urbani migliori. Partendo dal fatto che gli utenti urbani della bicicletta sono sempre di più e rappresentano una ricchezza di esperienze, emozioni e passione che il movimento ciclistico nel suo complesso non può più fare a meno di tenere nella giusta considerazione”.   Urbanbike è una tessera individuale che, oltre alle coperture assicurative, fornisce  anche una serie di benefit più o meno estesi a seconda che si scelga di acquistare la versione basic e quella plus, al costo di rispettivamente di 30 e 45 euro. Tra i servizi offerti dalla carta del ciclista c’è anche la cosulenza medica telefonica 24ore su 24,  la consegna farmaci presso l’abitazione, il piano di assistenza medica domiciliare post-infortunio e alcune convenzioni con Centri Specialistici e negozi specializzati.  Non solo. E’ previsto il recupero della bici e del ciclista  in caso di incidente o guasto entro 100 km dal luogo di 
residenza e nel caso anche un pernottamento alberghiero. Ma non solo guai.  Si potrà chiamare il numero verde anche per sapere se durante il giro domenicale c’è il rischio di “beccare” acqua, per chiedere informazioni su itinerari e piste ciclabili o per chiedere consigli su bike hotel e viaggi con cani e gatti al seguito.

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