12640357_791766074261774_1455243807518697964_oVenticinque anni, un quarto di secolo per segnare un compleanno importante. Un matrimonio che arriva alle nozze d’argento ed e che è una scommessa.  Vinta, ovviamente. Quando si parla di Discovery Kenia non si può non parlare di Gabriele Rosa,  <mister> maratona come lo chiamano tutti.  E’ una sua creatura, è lui che ha inventato questo progetto di campus dedicato ai giovani che negli anni è diventato il punto di partenza  educativo ed atletico per molti bimbi africani.  Ci ha creduto, ci ha messo il cuore, ci ha sofferto quando tutto sembrava crollare sotto i colpi di macete degli scontri tribali. Con Discovery Kenia sono arrivate, dove non c’era praticamente nulla,  strutture, scuole e anche centri di allenamento. E sempre  con Discovery Kenia sono stati scoperti molti atleti poi diventati protagonisti sulle strade di tutto il mondo.  Da venticinque anni  nel Discovery Kenya  e nei villaggi circostanti, arroccati sulle alture della Rift Valley si allenano i campioni del mondo ma soprattutto centinaia e centinaia di bambini e ragazzi, dalla scuola materna ai primi anni delle superiori, che arrivano al campo sportivo di Eldoret per partecipare alla corsa che si disputa su diverse distanze, a seconda dell’età, da poche centinaia di metri per i più piccoli fino ai 10 chilometri per i più grandi. L’entusiasmo non si contiene. Si corre scalzi e magari con il vestito più bello. “Il Discovery ogni anno si conferma una festa dello sport oltre che un momento di aggregazione per le famiglie che per sostenere gli aspiranti atleti fanno viaggi anche lunghi- racconta Gabriele Rosa- . E’ questa la prima forma di selezione dei ragazzi che vengono individuati, ma incentivati innanzitutto a finire la scuola perché solo una volta completato il ciclo di studi vengono ammessi ai camp per essere avviati all’attività sportiva”. Venticinque anni, ma la storia continua.