10393956_603145336464593_5211663186699943788_nAndrea Tonti le volate non le tira più. Fine. Ha smesso da qualche anno di pedalare in gruppo, anche vestito d’azzurro perchè nel 2007 a Stoccarda quando  Paolo Bettini vinse il mondiale e l’anno dopo a Varese, quando Alessandro Ballan concesse il bis, in squadra c’era anche lui a  chiudere e rilanciare. Oggi fa il procuratore per alcuni atleti che corrono in squadre pro tour e pedala ancora parecchio anche se con molta più calma. Pedala e fa pedalare gli altri perchè con “Bikedivision”  ( www.bikedivision.it) si è inventato anche un modo intelligente per far viaggiare chi ama la bici là dove la bici è quasi una religione: dalle Fiandre alla Roubaix, dall’etape du Tour alla Roc d’Azur, alle Strade Bianche, alla Sanremo alle gran fondo.  Un tutto compreso che prova ad intercettare il business del cicloturismo che in Germania, tanto per fare un esempio,  muove un paio di miliardi l’anno e  che apre le porte del paradiso a chi  ha l’olio canforato nelle vene.  Viaggi e miraggi dove pedalare è forse anche una scusa per andare dove non si è mai stati, per partire, divertirsi. E ora le Marche, casa sua che è nato a Osimo, un tiro di schioppo da gioiello di Adriatico che è la costa del Conero.  Ora le Marche in quattro tappe, un giro pensato e voluto con Yuri Chechi , il signore degli anelli, che nelle Marche è stato adottato visto che a Fermo, dove si è allenato per anni, ha costruito tutte le sue vittorie e un pezzo di storia dello sport azzurro. Un giro, presentato pochi giorni fa alla Bit di Milano, dove l’agonismo non è neppure un’ipotesi, visto che Borgomassano, Castel Raimondo, Ripatransone sono i luoghi perfetti per usare la bici senza fretta, cronometro e cardiofrequenzimetro. “Sì, il progetto che abbiamo presentato con Yuri lo avevano in testa da un bel po’- racconta Tonti-  Avevamo voglia di fare qualcosa per la nostra terra che, per chi ama lo slowbike , è un posto perfetto dove pedalare. Perchè ci sono tradizioni e e cultura e posti meravigliosi da visitare e dove fermarsi a scattare una foto ma anche a mangiare….”.  Quattro tappe, dal 2 al 5 giugno  con una media di 100-130 chilometri al giorno attarverso le cinque province della regione. Un viaggio in tra mare, terra ed entroterra al ritmo giusto, perfetto per partire tutti insieme ed arrivare tutti insieme. “Lo spirito di queste pedalate è la condivisione- racconta Tonti- Si condividpno le emozioni e la fatica della giornata che ci sarà perchè bisognerà fare i conti anche con diverse salite  ma anche il piacere di fare colazione insieme, di pranzare e cenare insieme, dei massaggi serali…Insomma il giusto spirito della collegialità che aggiunge sempre un qualcosa in più ad un’esperienza che comunque resta”. Quattro tappe nelle marche che saranno anche il modo per confermare a vocazione totalmente ecologica del turismo in bici: “Su tutti i fronti- spiega Tonti- Molte volte i ciclisti quando pedalano non sono un esempio di educazione. Noi proveremo anche a fare la raccolta differenziata, viaggeremo con maglie studiate apposta per non gettare rifiuti in strada. Che hanno una taschino laterale per raccogliere carte, confezioni vuote di integratori, di gel o altro. Non solo. I mezzi che saranno al seguito della squadra per l’assistenza tecnica saranno due Evalia elettrici che ci ha messo d disposizione la Nissan e quindi ad emissioni zero”. Di più forse non si può, ma così è già un’altra cosa. E forse non serve più neanche depilarsi…

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