aleDa sempre, ma dal 14 aprile di più, Alessandria diventa la città della bicicletta.  Per la sua storia e i suoi campioni , per le sue colline, per Fausto Coppi, per  il Museo dei Campionissimi di Novi Ligure, per i percorsi cicloturistici di collina e di pianura, per le manifestazioni ciclo-storiche, per i tanti appassionati di uno sport che da questee parti ha preso un pezzetto di Dna, per il presente e per ciò che verrà che sono pedalate,  tesori da vedere, angoli da scoprire e da gustare.  Alessandria diventa la città della biciclette per una mostra-evento come si usa dire oggi.  “Per dare un carattere permanente al tema della bicicletta nella nostra città- spiega il sindaco di Alessandria Maria Rita Rossa-  che non si limiterà alla memoria storica, ma vuole rinnovare una tradizione e promuovere efficacemente lo sviluppo sociale ed economico del nostro territorio».  Tutto ruota intorno a un mondo fatto di moltipliche, palmer, strade bianche ma anche il business di un turismo sano e divertente che nel nostro Paese forse ha perso la fuga buona  però ora sta provando a rientrare in gruppo. Ha aperto ieri a Palazzo del Monferrato la mostra evento della primavera 2016: “Alessandria città delle biciclette” promossa dalla Camera di Commercio e dal Comune di Alessandria. Un viaggio nella storia del ciclismo dalle origini alla seconda metà del secolo scorso restituendo al Monferrato, territorio tra Alessandria e Asti, il ruolo nevralgico nelle origini italiane del mito della bici e nel destino dei personaggi  come l’alessandrino Carlo Michel, pioniere nella diffusione delle due ruote che si innamorò di un velocipide all’Expo di Parigi del 1867 e se ne portò a casa un esemplare prodotto dalla ditta Michaux.  Una storia si può raccontare in tanti modi.  Qui, in una terra di Campionisssimi, è giusto che a parlare, a testimoniare cosa è successo, le vittorie, i viaggi e i personaggi siano innanzitutto le biciclette. Dal “Draisienne” di Michel   a vere rarità sportive che faranno fremere appassionati e collezionisti come le bici con cui i grandi campioni  come Fausto Coppi, Costante Girardengo hanno scritto l’epica di questo sport. Ma si potranno ammirare anche le bici del “Diavolo Rosso”,  Giovanni Gerbi o del “Manina” Giovanni Cuniolo  rivali per la pelle  che hanno compiuto eroiche e sofferte scalate e tagliato in volata indimenticabili traguar. La mostra è un viaggio nel tempo, ma anche un grande libro multimediale in cui reperti introvabili si affiancano a modernissimi strumenti tecnologici che permettono al visitatore di raccordare il passato con l’attualità, accompagnati dalla voce e dal volto dell’attore alessandrino Massimo Poggio nelle vesti di Carlo Michel.  Una storia fatta non solo di campioni sportivi, ma anche di straordinari costruttori come Giovanni Maino, che nel corso del ‘900 fecero della bicicletta una sintesi originale di design e artigianato, dei grandi che contribuirono alla nascita del giornalismo sportivo come Eliso Rivera, di Masio, cofondatore della “Gazzetta dello Sport”, i personaggi come Carlo Cavanenghi che lanciarono le due ruote come sport e come veicolo di grande popolarità. Un vero e proprio evento per rendersi conto come da questi parti, ma in un  tutto il Paese in realtà, la la bici negli anni passati abbia segnato un’epoca e probabilmente si prepari adesso a segnarne un’altra.  Un evento reso possibile grazie al contributo di un grandissimo numero di appassionati collezionisti, primi tra tutti Giovanni Meazzo, Diego Meazzo e Giuseppe Dottino che hanno messo a disposizione del pubblico pezzi inediti delle loro collezioni. L’immagine della mostra e il progetto del complesso allestimento sono di Giorgio Annone. La Federazione Italiana Ciclismo, la Federazione Italiana Amici della Bicicletta e il Touring Club Italiano hanno offerto il loro patrocinio. Accanto al Dipartimento di Scienze e Innovazione Tecnologica dell’Università del Piemonte Orientale sono coinvolte aziende all’avanguardia che fanno uso di moderne tecnologie per rendere l’esposizione accessibile anche agli ipovedenti. L’evento si inserisce così sia nelle attività programmate dal Comune di Alessandria per un progetto di mobilità eco-sostenibile, sia nelle azioni che la Camera di Commercio e gli enti ad essa collegati nel progetto “Monferrato”  stanno sviluppando per accrescere l’attrattività (turistica e non solo) del territorio, fra queste il progetto Piemonte Ciclabile promosso da Alexala coinvolgendo direttamente le strutture ricettive. La mostra sarà anche una occasione per cercare di censire tutti i corridori ciclisti, professionisti e non, nati fino al 1975 in provincia di Alessandria. Oltre ad un primo elenco che si potrà trovare nella “hall of fame” al secondo piano di Palazzo del Monferrato, tutti i visitatori potranno incrementarlo con nomi e dati anagrafici degli atleti mancanti scrivendo a ciclistialessandrini@gmail.com. «Perché una mostra dedicata ad “Alessandria, città delle biciclette”? – spiega il Presidente della Camera di Commercio, Gian Paolo Coscia- Perchè fino ad oggi  Alessandria “prima città e provincia a due ruote”  la conoscevano solo gli appasionati…”

SCHEDA DELLA MOSTRA –  Alessandria città delle biciclette, dal 14 aprile al 26 giugno 2016. Palazzo del Monferrato, via San Lorenzo 21. Orari: da martedì a venerdì dalle 16.00 alle 19.00, sabato e domenica dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 19.00, lunedì chiuso

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