13043354_10209323037899075_8710313160090093069_nMatteo Annovazzi , prima di partire per Trapani dove oggi toccherà a lui gareggiare, fa un bilancio  del Triathlon di Milano che ha riportato all’ Idroscalo di Milano. E si capisce che è soddisfatto. “Si, mi pare sia andato tutto bene- spiega  uno dei responsabili di Eco Race– l’unica criticità è il rientro dei triatleti dalla frazione di bici. Per il resto devo dire che fino ad ora vedo facce soddisfatte…”. La scommessa era un po’ quella lì. Far girare 500 atleti in un circuito totalmente protetto dalle auto da ripetere sette volte poteva creare qualche complicazione e invece, a parte un accenno di pioggia che ha fatto venire i brividi sulla schiena un po’ a tutti, è andato tutto come doveva andare. L’Idroscalo è l’Idroscalo, un po’ la Scala del triathlon. Il posto perfetto per fare sport a Milano. E non solo triathlon. C’è lo spazio, ci sono le strutture, c’è un bacino dove si sono disputati mondiali, ci sono tribune che non aspettano altro di essere riempite. E dispiace un po’ che ieri in una grande festa di sport con migliaia di persone ad applaudire una bella gara vinta da Daniel Fontana della Dds davanti al suo compagno di squadra Ivan Risti e a Elia Mozzachiodi del Peperoncino team, non ci fosse non dico un sindaco o un assessore, ma una presenza pubblica a sottolineare che Città Metropolitana, Regione  e Comune non hanno intenzione di dismettere un gioiello simile come invece purtroppo sta accadendo. Lasciato alla cura, al senso di responsabilità e alla buona volontà di addetti che non sanno quale sarà esattamente il loro destino. E basta dare un’occhiata all’erba alta delle aiuole, agli spalti che si stanno coprendo di muschio, ai fondali che cominciano a riempirsi di alghe, alle tribune che iniziano a scrostarsi per capire che la china è pessima. Peccato. Peccato perchè chi all’Idroscalo non c’è mai stato arriva qui e si sorprende: “Non mi aspettavo un posto così- racconta Luca Lanzara, presidente di Aurora Triathlon di Battipaglia–  Non sembra di essere neppure a Milano, è una struttura perfetta per  una manifestazione come quella di oggi anche perchè si riesce a tenere nuoto, bici e corsa, tutte  in un luogo e non è facile. La mia gara? Beh lasciamo perdere…L’ultima volta che ho nuotato è stato sei mesi fa…”.  Molto ci ha messo l’Idroscalo di suo, molto ci ha messo l’organizzazione di Eco Race nel far rivivere da queste parti una gara che qui è nata e qui ha fatto la sua storia. Così da qui si può ripartire: “Organizzare un triathlon di Milano all’Idroscalo dà prestigio ad una manifestazione che per questa città ha un significato importante- spiega Annovazzi– E ovviamente è molto più facile che non in città dove le richieste e le condizioni di orari e tempi che pongono le amministrazioni sono spesso difficili da accettare. Certo, nuotare in Darsena e correre nelle vie del centro ci porterebbe al livello di molte altre capitali europee dove il triathlon si conquista ormai normalmente palcoscenici cittadini. Noi intanto siamo riusciti a tornare qui e oggi ci godiamo questa festa…”

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