ivanMesi fa quando lo avevo intervistato per il Giornale me e l’aveva buttata lì: “Sì da quando non pedalo più tutti i giorni per lavoro ho cominciato a correre. E non mi dispiace…”. Così ci ha preso gusto ed è di pochi giorni fa l’annuncio che Ivan Basso il prossimo 23 ottobre correrà la Maratona di Venezia. Una bella sfida. Che probabilmente servirà al vincitore di due Giri d’Italia (2006 e 2010) e per due volte sul podio al Tour de France a mettere una pietra sopra alla brutta avventura tempo fa lo ha obbligato a lasciare improvvisamente il Tour per un tumore al testicolo. “Ora va tutto bene- ha rassicurato  il campione varesino parlando dal Tour ai microfoni Rai- e quindi guardo avanti con serenità”. Ma se uno è abituato a far sport difficilmente si ferma. Così “Ivan il terribile” che ora si occupa dell’area tecnica della Tinkoff,  si cimenta in una nuova avventura che lo vedrà debuttare non in sella ad una bici. Per oltre 30 anni pedalare è stata la sua prima occupazione, per diciassette stagioni da professionista che lo hanno visto sempre protagonista. ” Con il problema che ho avuto –racconta – il ciclismo non era più indicato. Così mi sono avvicinato alla corsa. Per prima cosa, ho chiesto consiglio a Davide Cassani, l’attuale c.t. della Nazionale di ciclismo, uno che è riuscito a conciliare running e due ruote. Ho iniziato con camminate e corsette sempre più frequenti. Poi è nata un’idea. Domenica 23 ottobre voglio partecipare alla maratona di Venezia. Ho scelto questo appuntamento perché voglio che la mia  maratona sia in Italia, in una città stupenda…”. Si comincia quindi a guardare a Venezia. E non a caso perchè, per un professionista abituato a pensare da professionista, una sfida resta sempre una sfida. La corsa  non è la bici quindi Basso dovrà ricominciare più o meno da zero. Riadattando i suoi muscoli al nuovo tipo di impegno. In Francia durante il Tour che ha seguito per la sua squadra, ha cominciato con uscite di 10-15 chilometri ed in questi mesi inizierà un lavoro più specifico. Venezia è dietro l’angola ma questa volta bisognerà arrivarci di corsa…