unnamed (2)Perchè mi sono iscritto a una gara nei Navigli? Perchè voglio togliermi la soddisfazione di arrivare nel centro di Milano a nuoto…». Antonio Monteduro, direttore tecnico della Granfondo dei Navigli che si correrà sabato, racconta ciò che gli aveva confidato uno dei partecipanti prima di tuffarsi l’anno scorso per spiegare la filosofia di una gara che più che una sfida agonistica è un viaggio a ritroso nel tempo. C’era una volta la Granfondo dei Navigli e c’è ancora. L’antico cimento che fa rivivere un pezzo di storia perchè a sfidarsi nelle acque che da Castelletto di Abbiategrasso portano alla Darsena si cominciò nel 1895 quando pochi audaci s’inventarono una gara per celebrare la creazione della prima squadra pallanotistica milanese. Poi, anni dopo, il cimento diventò anche invernale e poi sfida di canottieri, controcorrente fino Gaggiano fino all’ultimo colpo di remo tra le squadre dell’Olona e quella di Milano, rivali da sempre. Una bella fatica, ponte dopo ponte, risalendo da Corsico, Gaggiano a volte anche fino ad Abbiategrasso, fino a Castelletto. Più dura di quanto si possa immaginare. Una sfida che segnò un’epoca e venne interrotta solo durante le Guerre. E ora si ricomincia. La «Granfondo del Navigli», riscoperta negli ultimi anni dalla Fondazione per la Promozione dell’Abbiatense passa il testimone all’Associazione culturale Terra dei Navigli che prova a far scoprire(o riscoprire) un territorio ricco di storia e tradizione a pochi chilometri da Milano che molti milanesi neppure conoscono. Un turismo a «chilometro zero» che rinsalda un legame forte tra città e campagna da sempre tenuto insieme dall’acqua e che ora con la riapertura della Darsena ritrova il porto, il naturale punto di approdo. «Da sempre lo sport favorisce anche la riscoperta e la promozione di luoghi e dei paesaggi- spiega l’assessore allo sport del Comune di Milano Roberta Guaineri che sarà in gara- Con la Gran Fondo del Naviglio, lo storico canale torna ad essere cornice di una manifestazione positiva, alla portata di tutti, e arricchita quest’anno da un’importante iniziativa solidale a favore dei minori vittime di abusi e maltrattamenti, attraverso la raccolta di fondi per fare loro frequentare corsi di nuoto e apprezzare attraverso lo sport l’importanza di stare insieme e condividere momenti di svago e serenità». Così lo sport. Così la Granfondo dei Navigli che propone ai suoi atleti di abbinare alla sfida sportiva anche una «sfida solidale» per aiutare l’Associazione Caf, Onlus milanese che da oltre 35 anni accoglie minori vittime di abusi e gravi maltrattamenti. Coloro che si iscriveranno potranno partecipare anche alla colletta online su Retedeldono.it (portale web di personal fundraising partner tecnico dell’iniziativa) Tre i percorsi della gara. La Granfondo di 21 chilometri che partirà da Castelletto di Abbiategrasso alle 14, la gara di fondo di 14 chilometri che invece partirà da Gaggiano un’ora dopo e la tre chilometri dalla Canottieri Milano che partirà sempre alla stessa ora. Tre sfide su cui si potranno misurare nuotatori, triatleti ma semplici appassionati con in tasca un certificato medico agonistico. Vinceranno i primi, ma in realtà vinceranno tutti. Perchè…Vuoi mettere arrivare nel centro di Milano a nuoto?

Tag: , ,