oli«Ammesso che ci sia una sola città in Italia che voglia candidarsi, io non parto se non ho certezza che tutte le persone che hanno certi tipi di ruoli istituzionali siano concordi. Non voglio partire con un altro onere addosso…». Questo nell’ottobre di tre anni fa era il messaggio del presidente del Coni, Giovanni Malagò sulla via di Olimpia. Ed era un messaggio chiaro, quasi un ultimatum che imponeva una scelta tra Roma e Milano: basta liti, basta tira e molla , basta guerre di campanile altrimenti il Coni non avrebbe cominciato nemmeno il viaggio complicato che avrebbe portato alla candidatura italiana. In tre anni però è cambiato tutto. Il vento grillino ha spazzato via la «vecchia» classe politica romana e Virginia Raggi ha deciso che quei Giochi 2024 a Roma non «s’avevano da fare…». Addio candidatura. Ed ora la storia ricomincia. Perchè in Lombardia la voglia c’è. Perchè ora il campo è libero. Perchè la sfida vera forse non è «non fare» ma «fare» dimostrando che si può essere capaci. «Le Olimpiadi in Lombardia nel 2028 sono un desiderio- spiega il governatore Roberto Maroni premiando gli azzurri olimpici e paralimpici a Rio 2016 al Pirellone- Ho ascoltato anche la richiesta degli atleti, l’impegno c’è. Vediamo adesso. I tempi sono questi: nel settembre 2017 saranno assegnate quelle per il 2024. Se saranno assegnate agli Stati Uniti, c’è la possibilità concreta nel 2028 che vadano all’Europa. E allora ci presenteremo, presenteremo il nostro dossier di candidatura. Non le voglio solo per Milano, le voglio per la Lombardia: Olimpiadi territoriali che coinvolgano le tante zone, le tante città della Lombardia dove ci sono impianti sportivi per fare una cosa nuova». Applausi. Non in generale ma degli atleti presenti che facevano il tifo per Roma e, se sarà cosa, lo faranno per Milano e la Lombardia al di là delle fazioni e della bandiere politiche, perchè chi fa sport non può che fare il tifo per i Giochi. «Ne ho già parlato con Malagò che deve ancora riprendersi dallo shock di Roma 2024- continua Maroni- Cominciamo già a preparare il dossier di candidatura. Spero che nel 2028 venga messo anche uno sport in cui sono campione regionale, che è lo scopone scientifico…». Si prova così a far continuare un sogno. Perchè «Mentre Roma ha paura e scappa, Milano e la Lombardia hanno dimostrato di saper organizzare e gestire eventi complessi come in occasione di Expo- spiega il presidente del Consiglio regionale della Lombardia, Raffaele Cattaneo– Perchè le Olimpiadi rappresenterebbero un’opportunità concreta per far crescere il nostro territorio e riqualificare la nostra rete di impianti sportivi». Ma soprattutto perchè, come dice con un sorriso Federico Morlacchi un oro e tre argenti alle Paralimpiadi: «I Giochi sono una figata…»