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“Poi basta. Quando torno mi metto a pulire il giardino di casa…”.  Ma se ne parla la settimana prossima. Perchè domenica mattina  Giulio Molinari avrà altro da fare. Si tufferà nelle acque  del Town Lake di Tempe in Arizona per il primo Ironman della sua carriera. Una bella sfida, l’evoluzione naturale di un percorso che per il carabiniere azzurro sulla distanza più corta è stato spesso ricco di soddisfazioni e vittorie. Ma la prima gara full distance anche per un atleta esperto, abituato a dominare le scene,  campione europeo in carica nella mezza distanza resta comunque una sfida tutta da scoprire: ” Mi aspetta certamente molta fatica- spiega Molinari che è  dall’altra parte dell’Oceano ormai da qualche giorno- Sarà una gara “tirata” ma non ho paure e credo che  l’importante sia soprattutto mantenere alta la concentrazione per tutto il tempo”. Che sarà il tempo di un Ironman. Tutto più complicato del solito,  tutto più difficile: “Sì ma sono tranquillo- racconta- Arrivo al mio primo Ironman senza improvvisazione, ma dopo aver intrapreso un percorso di avvicinamento cominciato con il mio allenatore Andrea D’Aquino nell’ aprile del 2014…”.  Nella pattuglia dei “pro” sarà il solo esordiente, l’unico a cimentarsi per la prima volta su una distanza che raddoppia le incongnite: “Si’ sono l’unico al debutto sulla distanza completa- spiega- E dovrò fare i conti con atleti molto esperti alcuni dei quali già vincitori di gare full. La strategia? Non strafare e cercare di gareggiare il più possibile con la testa”.  Non sarà semplice anche perchè bisognerà fare i conti con il caldo che da queste parti non scherza. Si parte alle 6.40 con una frazione di nuoto tutta nel lago di Tempe, per poi sfidare il deserto di Sonora su un percorso di bici da ripetere tre volte. La maratona si correrà invece su un percorso perfetto per ricevere gli applausi dei tifosi  tra il lago di Tempe e il Papago park. “Cosa mi passerà per la testa tagliato il traguardo? Sicuramente sarà un’emozione, ma a questa domanda preferisco rispondere domenica pomeriggio, quando tutto sarà finito…”

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