Effetto doping. Che al di là di squalifiche, medaglie assegnate e ritirate, ricorsi, infinite telenovele che passano dalle aule dei tribunali ai laboratori dei Ris per trovare nel dna la traccia di un’improbabile verità, fa vacillare tutte le certezze. E il dubbio è atroce. Quando non ci si fida più si perde l’entusiasmo. Sarà vera una vittoria? Sarà pulita una medaglia? Sarà record quel record? L’atletica leggera europea prova recuperare la credibilità dopo gli scandali. ma pare un po’ un tentativo disperato. L’Associazione Europea di Atletica (EAA), annuncia che verrà creato un gruppo di lavoro  guidato dall’irlandese Pierce O’Callaghan per riportare un po’ di certezza nel movimento:  “I detentori dei record d’Europa devono essere degli esempi, le cui performance vengono rispettate e riconosciute senza alcun dubbio dagli altri atleti e dai tifosi – spiega  il presidente dell’associazione Svein Arne Hansen- Devono essere credibili al cento per cento. Purtroppo, questo non è il caso se si guardano alcuni risultati sull’elenco dei record europei. Il gruppo di lavoro analizzerà la situazione e presenterà le sue conclusioni al comitato esecutivo. Sono in contatto costante con Sebastian Coe  presidente della federazione internazionale, la IAAF che  monitorerà questo lavoro e deciderà se si deve agire a livello globale”. Partendo dal presupposto che ogni sforzo che va nella direzione di combattere il doping è degno di rispetto, la sensazione è che  non sia questa la strada maestra…