imagesLa Stramilano è una stretta di mano. Quella del sindaco Giuseppe Sala che, nel bel mezzo della presentazione nella sala Alessi di Palazzo Marino si alza, per salutare il padre di Fabio Cappello, il giovane che l’anno scorso si accasciò senza vita a pochi metri dall’arrivo. La Stramilano è il sorriso di Giusy Versace,  quest’anno madrina, che con la sua “disabili no limits” permetterà a Constantin che nel 2016  si fece la “mezza” sulle stampelle di correre con una protesi.  La Stramilano è la solidarietà di una città che corre. E’ la voglia di partecipare, di provarci, di cammminare, di correre e magari anche di andar forte perchè  c’è una Stramilano per tutti. Quasi su misura. La Stramilano è un pezzo di storia e non solo della corsa. I 50mila, i record sulla mezza maratona, i campioni che la città si ferma ad applaudire ma soprattutto la magia di una gara che quasi cinquant’anni fa, quando correre era davvero «strano», ha messo in scarpe e calzoncini generazioni di atleti più o meno improvvisati. «Fai la Stramilano?» era la domanda di rito. Ripetuta a casa, a scuola, in cortile con gli amici, tutti lì a provare ad allenarsi correndo come e dove capitava. Una volta era così. Poi la corsa è diventata ciò che è diventata oggi, quarantaseiesima edizione. E cioè un fenomeno di massa trasversale che coinvolge allo stesso modo appassionati, agonisti, giovani di belle speranza e non più giovani che ancora hanno velleità. Il il contenitore perfetto per tutti questi mondi, per un frullato di sport che è stato capace di crescere e nel tempo adeguarsi ad un mondo che cambiava.  Più viva che mai. Con le sue tradizioni, con il suo colpo di cannone del Reggimento artiglieria a cavallo «Voloire», con la Fanfara dei bersaglieri che l’hanno fatta diventare la corsa non competitiva più famosa d’Italia e non solo d’Italia. E domenica 19 marzo il rito si ripete. Saranno tre i grandi eventi, in una festa di palloncini e musica: la Stramilano 10 Km, Stramilanina 5 Km e Stramilano Half Marathon di 21 chilometri . L’arrivo è fissato per tutti all’Arena Civica, storico tempio cittadino dello sport. Come sempre, come da tradizione in un copione ripetuto che aggiunge fascino a fascino perchè la storia vuole così. Perchè così sta scritto. Perchhè la Stramilano è Milano. Come il derby, come la prima della Scala, come il panettone o una passeggiata sui Navigli

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