maratona-di-londraC’è sempre un buon motivo per correre una maratona e a volte ce ne sono di ottimi. Ed è ciò che succederà domenica a Londra quando Mauro Pizzale, 45 anni, di Ostia, che da 20 anni vive nella City dove lavora per conto di una banca americana, si metterà sul petto il suo pettorale di gara. Correrà Virgin Money London Marathon per ricordare Aysha Frade, la moglie del suo collega John Frade, morta nell’attentato terroristico di Westminster Bridge lo scorso marzo.  Una corsa e una storia di solidarietà,  raccontate dal “Messaggero” che serviranno a raccogliere fondi per aiutare John rimasto vedovo e con due bambine da accudire. Le due bambine che Aysha stava andando a prendere a scuola quando è stata falciata e uccisa dal Suv con a bordo Khalid Masood, l’attentatore che il 22 marzo ha provocato la morte di quatto persone a Londra falciando i pedoni che passeggiavano sul ponte di Westminster.  “Mi ero iscritto alla maratona di Londra un mese fa – racconta Pizzale a ‘Il Messaggero online’ – poi questa terribile tragedia che ha colpito John ci ha traumatizzati e ci siamo stretti attorno al suo dolore”‘.  Ha deciso di non rinunciare alla  maratona ma di correre per  aiutarlo con un’iniziativa benefica. Un esempio di vicinanza e solidarietà che ha commosso tante persone da tutto il mondo che stanno inviando donazioni online. “Sono arrivate donazioni da Sydney, Tokyo, New York – racconta Pizzale – vogliamo arrivare a 200mila sterline (…) John è al corrente di tutto, passa un momento particolare, è il nostro modo di stargli vicino. Qui funziona così e mi sembra una cosa buona. La raccolta è arrivata a oltre 135mila sterline e ora Pizzale spera che anche gli italiani facciano la loro parte. ”C’è chi ha donato mille, cinquemila sterline, ma bastano anche 5 o 10 euro”.