20638008_1964793207089695_1143305438500765625_n20596972_1964793137089702_4182274104318293694_n20620872_1788410764784116_8919328421480206385_n

 

 

 

 

 

 

Un direttore in fuga. Trecento chilometri come trecento righe. Stessa fatica. Scrivere e pedalare, bisogna essere portati, allenati e allora scivolano via, ma non sempre è così. Ci vuole la testa . Perchè capita nel bel mezzo di un pezzo che non riesci più ad andare avanti e capita anche che in bici, magari sulla Cisa, ti venga voglia di tornare indietro. Ma se hai deciso che arrivi fino in fondo,  il bandolo della matassa lo ritrovi.  Milano-Forte dei Marmi in bici non è una passeggiata. Per nessuno.  E’ una tappa del Giro e neanche delle più facili.  Per chi lo fa di mestiere più o meno sono cinque o sei ore di fatica, per chi lo fa per passione molte di più. Tredici questa volta, una mezza giornata in cui si ha il tempo di godere, di soffrire, di pensare e anche chiedersi il perchè. E se lo deve essere chiesto più volte anche il direttore Alessandro Sallusti un paio di giorni fa quando ha deciso di mettersi in sella e di provarci.  Un sfida, una piccola impresa, uno sfizio di quelli che fanno bene alla testa e al morale anche se fiaccano per qualche giorno le gambe. Una “follia” che serve ogni tanto a mettere un po di benzina in corpo,  a fare la scorta di endorfine, a rompere la routine, a dimostrare solo a se stessi che alla fine si può fare tutto o quasi tutto. Basta volerlo e basta crederci.  E allora si parte.  A “scortare” il direttore del Giornale  un gruppetto del  Tri 60 Advanced Training: Vito Cardinale, Francesco Basili, Marco Perrella capitanati  da Paolo Barbera. Il via all’alba sfidando la fatica e il caldo torrido che sta infuocando il nostro Paese in questi giorni. “Lucifero” scrivono i giornali (e anche Il Giornale) che poi è la solita stupidaggine estiva che serve a dire a tutti che fa caldo. Ma va? E  se non fa caldo in bici che gusto c’è? Passando per la via Emilia, Lodi, Piacenza, Parma e poi la Cisa dove la voglia di tornare indietro magari ti viene e allora ci si ferma al “Bar Ostello” per rifiatare. Ma è un attimo. Il Forte arriva ed è una bella impresa e una notizia che fa presto il giro del web.  Ma che,  come ci fa notare stamattina il direttore in riunione scherzando, il Giornale non ha…E’ sempre la solita storia: il figlio del calzolaio va in giro con le scarpe rotte…