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Se poche mattine fa Philippe Propage, allenatore della nazionale francese di trail e da quattro anni responsabile dei piani di allenamento di Decathlon coach,  fosse stato a Montevecchia per il test dei nuovi prodotti del gruppo francese,  sarebbe rimasto sorpreso di trovare a una ventina di chilometri da Milano il terreno perfetto per la corsa in fuoristrada. Terreno fertile verrebbe da dire. E’ una sorpresa che non finisce più il Parco regionale del Curone, un posto quasi fuori dal tempo. C’è tutto ciò che serve per scoprire un altro modo di correre, forse anche un altro sport rispetto alla corsa su strada dove, più del cronometro che scandisce lo scorrere dei chilometri, si apprezzano la fatica e le difficoltà di un percorso che ti mette in sintonia col silenzio che sanno regalare solo boschi e colline. E’ il mondo trail che sta alla corsa su strada come la mountainbike al ciclismo, come lo sci di fondo alla discesa, come il nuoto in acque libere alle vasche in piscina. E quel sottile senso dell’avventura a far la differenza.  Sterrati, salite, rampe improvvise , scale, ciottoli, radici e pendii che mettono a dura prova schiena e caviglie ma che riportano un po’ all’origine della corsa con tutto il fascino delle sue asperità.  Ma che sono anche il terreno ideale per testare le nuove Kiprun Trail Mt  che Decathlon lancia in questi giorni sul mercato per tenere il passo di una disciplina che “negli ultimi anni sta crescendo molto velocemente nei numeri e nelle gare- spiegano i responsabili- e che quindi è uno stimolo per la ricerca e lo sviluppo dei prodotti…”. Che, nella consolidata filosofia dell’azienda fondata quarant’anni fa da  Michel Leclercq, resta quella di puntare su grandi numeri con prodotti di qualità ma dal prezzo contenuto. Funziona con la corsa, sta funzionando con il trail che lancia con il marchio Kalenji le novità della prossima stagione sia per quanto riguarda le scarpe, che rispetto ai modelli precedenti sono una vera rivoluzione tecnica,  sia per l’abbigliamento e per tutta una nuova serie di accessori. Si va dalla Run Light, la torcia luminosa che si può portare a tracolla e che illumina i sentieri, allo zaino trail capiente per rifornimenti, acqua e attrezzature di sicurezza. Dalle nuove cinture porta pettorale a quelle per correre che permettono di trasportare due borracce da 250 ml più un rifornimento e che si fissano in vita con una cinta a strappo che ha  il pregio di non muoversi neppure quando la corsa in discesa diventa più estrema. Dai gambali a compressione Kanergy ai Cosciali baggy ( sempre a compressione) integrati nei pantoloncini con 4 tasche per gel e rifornimento che grazie alla pressione su più punti della coscia garantiscono un sostegno muscolare adeguato che si apprezza soprattutto nei tratti in discesa più tormentati. Nuove anche le t-shirt e il gilet antivento in materiali traspiranti con tasche e zip che permettono il trasporto di rifornimenti e acqua che nei percorsi di trail più impegnativi non sono mai abbastanza.  Basta e avanza ma forse non è tutto. Perchè nella corsa, come nel trail poi ognuno poi ci deve mettere del suo. Voglia, passione, curiosità e fatica. Tanta fatica. Che si corra per chilometri e per vincere, che si corra per divertirsi cominciando solo con una sgambata la filosofia non cambia: ” La voglia di migliorare di un campione è la stessa di chi comincia – spiega in un’intervista sul sito aziendale Propage– ed è per questo che ho accettato di preparare piani di allenamento per Decathlon coach.  Per me è quasi un dovere, mi permette di trasmettere la mia esperienza e di far conoscere il trail e di farlo crescere. Correre per 20 minuti per molti è la stessa grande impresa che per qualche campione è correre per tante ore in una gara. Che poi anche i più grandi hanno cominciato correndo per qualche minuto…”