paraDavide contro Golia. Troppo facile. Però è davvero un po cosi. La notte scorsa si sono chiusi i campionati mondiali di nuoto paralimpici e la nazionale italiana, che aveva portato a Città del Messico 11 ragazzi, è tornata a casa  con un bottino storico tenendo conto appunto che si batteva contro nazionali che sono vere e proprie corazzate. Ma il medagliere racconta senza retorica e più di ogni altro aggettivo cosa sono stati capaci di fare i nostri ragazzi: 38 medaglie (20 d’oro, 10 d’argento e 8 di bronzo) e terzo posto nel medagliere dietro alle sole squadre cinesi e statunitensi che hanno raccolto rispettivamente 56 e 54 medaglie. Ma le realtà sono diverse, per numero di atleti portati in Messico, per movimento e per cultura a riprova del fatto che il trionfo azzurro, sui media nazionali, è passato quasi sotto silenzio.  Da noi va così.  Siamo un popolo di sportivi a gettone, ci innamoriamo di Bebe Vio e di Alex Zanardi, atleti fantastici che hanno reso e rendono una vetrina fantastica allo sport paralimpico, ma ignoriamo i movimenti  che stanno alle spalle, che nacondono campioni e storie che non sono da meno. Ma tant’è.  Una missione impossibile quella messicana che si è conclusa con un un risultato che rende onore a un gruppo che ha portato sul podio almeno una volta tutti gli atleti convocati . Nove di  loro hanno conquistato almeno un oro, due argenti vengono dalle staffette, discipline in cui il regolamento rende difficilissimo assortire delle squadre.  “Questo risultato raggiunto dagli azzurri del nuoto paralimpico a Mexico City, è un traguardo storico – ha commentato Luca Pancalli che il pomeriggio scorso era  a Fiumicino insieme al Presidente FINP Roberto Valori per accogliere il rientro della Nazionale- Mai eravamo saliti così in alto a una rassegna mondiale, mettendo alle nostre spalle addirittura Nazioni come il Brasile. Sono emozionato per questi risultati e orgoglioso dell’autorevolezza messa in campo da questi campioni, chi giovanissimo e al debutto, chi forte di un’esperienza pluriennale in competizioni di vertice. Congratulazioni vivissime ai ragazzi, mai sazi di medaglie, per aver mostrato un piglio e una personalità non comuni, e all’intero staff tecnico, esempio di professionalità che il mondo ci invidia”.

Le medaglie degli italiani ai Campionati Mondiali di Mexico City 2017
Carlotta Gilli
Oro – 100 metri dorso S13
Oro – 100 metri farfalle S12-13
Oro – 100 metri stile libero S13
Oro – 200 metri misti SM13
Oro – 50 metri stile libero S13
Argento – 400 metri stile libero S13
Monica Boggioni
Oro – 150 metri misti SM4
Oro – 100 metri stile libero S4
Oro – 50 metri stile libero S4
Argento – Staffetta 4×50 mista 20 punti
Argento – 50 metri dorso S4
Argento – 50 metri rana SB3
Federico Morlacchi
Oro – 200 metri misti SM9
Oro – 400 metri stile libero S9
Argento – 100 metri dorso S9
Argento – 100 metri farfalla S9
Argento – 4×100 stile libero staffetta 34 punti
Bronzo – 100 metri rana SB8
Bronzo – 100 metri stile libero S9
Simone Barlaam
Oro – 50 metri stile libero S9
Oro – 100 metri stile libero S9
Argento – 4×100 stile libero staffetta 34 punti
Bronzo – 100 metri dorso S9
Alessia Scortechini
Oro – 100 metri farfalla S10
Oro – 100 metri stile libero S10
Argento – 50 metri stile libero S10
Francesco Bettella
Oro – 100 metri dorso S1
Oro – 50 metri rana S1
Efrem Morelli
Oro – 150 metri misti SM4
Oro – 50 metri rana SB3
Argento – Staffetta 4×50 mista 20 punti
Antonio Fantin
Oro – 400 metri stile libero S6
Argento – 4×100 stile libero staffetta 34 punti
Argento – Staffetta 4×50 mista 20 punti
Bronzo – 100 metri dorso S6
Bronzo – 100 metri stile libero S6
Giulia Ghiretti
Oro – 100 metri rana SB4
Argento – Staffetta 4×50 mista 20 punti
Bronzo – 50 metri farfalla S5
Francesco Bocciardo
Argento – 400 metri stile libero S6
Argento – 4×100 stile libero staffetta 34 punti
Vincenzo Boni
Argento – 50 metri dorso S3
Bronzo – 200 metri stile libero S3
Bronzo – 50 metri stile libero S3