infophoto_zanardi-2Ormai è una tradizione milanese quella del Gran Galà dei triatleti. E Milano diventa la vetrina perfetta della multidisciplina azzurra. Venerdì  9 febbraio si tornerà nella sede della Regione Lombardia sul palcoscenico dell’Auditorium Testori dove,  per una sera,  scarpe da corsa e body da gara lasceranno spazio a tacchi e abiti lunghi per una passerella che porterà sul palco gli atleti più forti di uno sport che fa per tre. Tutto raccontato in uno show per scoprire chi, nella stagione scorsa, è stato il migliore, il più forte o solo il più fortunato. Una kermesse che Dario Nardone , atleta e direttore di  di Fcz.it.il portale del triathlon italiano  http://www.fcz.it/ , ha inventato e voluto e che quest’anno vedrà tra i tanti ospiti anche Alex Zanardi  campione, pilota, paratleta olimpionico e da alcune stagioni anche triatleta e ironman. Tutto in una sera per premiare i migliori di una stagione andata con i voti di una giuria popolare e di una giuria di esperti. Il Galà del triathlon  è una sfida nata molti anni fa quasi per caso, quando ancora non si chiamava così e quando sul web  Nardone aveva chiesto ai suoi lettori di indicare i migliori atleti della stagione appena conclusa. Quasi un gioco. Un’idea nata dalla voglia di mettere insieme un mondo e uno sport che stavano decollando chiamando a raccolta atleti, appassionati ed addetti ai lavori. Negli anni è cresciuto ed è  diventato un appuntamento fisso, un momento per fare il bilancio di una stagione. Molti volti noti sono passati dal Galà: dalle medaglie olimpiche Igor Cassina e Antonio Rossi, oggi assessore lombardo allo sport e quindi “padrone di casa”, al presidente del Comitato italiano paralimpico Luca Pancalli a Linus. Quest’anno l’ospite d’onore sarà Alex Zanardi: “Sarò al Galà del triathlon per due motivi- spiega in un video- Perchè anche se ho scoperto questo sport relativamente tardi credo sia una sfida fantastica , una avventura in tre discipline nelle quali si lotta soprattutto contro se stessi provando a giocarsela al meglio. E poi per presentare Obiettivo 3 che è un progetto che servirà ad avviare i disabili allo sport e punta ad individuare almeno tre atleti che possano qualificarsi ai giochi paralimpici di Tokyo 2020″.