pettCorrere, non correre. Una mezza, una maratona, un triathlon, una granfondo… Come si comincia? Da dove si comincia? Quando si rompono gli indugi e si decide che l’attimo è arrivato? Carpe diem… C’è sempre un momento preciso in cui ci si rende conto che non ci si può più tirare indietro, che si è con le spalle al muro e le scelte non sono più tante, possibili,  anche opposte. In cui si realizza che la scelta è una sola, obbligata. Vale per tutte le cose. Anche nello sport dove ogni sfida, grande o piccola che sia, può far tremare i polsi.  Come mi raccontava qualche tempo fa il grande ultramaratoneta americano  Dean Karnazes nell’intervista che gli avevo fatto a Milano dove era ospite di una trasmissione Rai, il momento esatto in cui ci si rende conto che la decisione è presa è quando sul tuo pc ti arriva la mail di conferma della gara a cui ti sei iscritto: “Gentile maratoneta, triatleta, granfondista … Le comunichiamo che….”. Le comunichiamo che ora tirarsi indietro è più complicato… Karnazes andava oltre: “Consiglio a chi vuole cominciare di iscriversi ad una gara- raccontava- ma di farlo sapere, di parlarne, di dirlo a più persone possibile…” In modo da mettere non uno ma tutti e due i piedi sulla linea di partenza. Poi ci sarà il tempo di pensare, di organizzarsi, informarsi, cancellare (per quanto si può) dubbi e paure.  Hai il numero del pettorale?  Metà gara è già corsa…