degaAlessandro Degasperi   vince  per la seconda volta l’Ironman di Lanzarote e ora mette nel mirino la finale di Kona alla Hawaii. Missione compiuta. Che vale l’applauso convinto dei tifosi spagnoli sul traguardo, l’abbraccio emozionato di sua moglie ma soprattutto la certezza di potersela ormai giocare qui ma anche altrove.  Le Canarie sono un po’ casa sua e con questa sfida  l’azzurro ha sempre avuto un gran feeling:  è stata la sua prima vittoria nel circuito Ironman tre anni fa, è stato un bel secondo posto lo scorso anno ed ora è un bis che ha il sapore di un trionfo che non è mai sembrato in discussione . L’atleta della Val di Fiemme chiude la sua fatica in  8 ore , 52 minuti e 31 secondi, rifilando ben 6 minuti e mezzo allo spagnolo Ivan Rana   (8:58:37) e nove al francese   Cyril Viennot  (9:01:36).  Un bis “pesante” nella gara più difficile,  il “mas duro…” come dicono gli spagnoli  con un pizzico di vanità, un po’ perchè  queste sono le regole del marketing ma molto perchè misurarsi tra le onde e i rettilinei infiniti di questo gioiellino di isola vulcanica spazzata dal vento è davvero un’ impresa per titani. E Alessandro Degasperi qui è a suo agio. Come tutti i campioni ma lui evidentemente di più. E si è capito subito anche nella gara di oggi  quando, dopo una frazione di nuoto chiusa in poco più di 49 minuti l’azzurro ha concluso la sua fatica in bici in 5 ore e 3minuti arrivando primo assoluto in T2 con oltre 4 minuti di vantaggio sul suo primo inseguitore. La maratona è stata regolare, 2 ore e 54 minuti sempre in pieno controllo sia su Rana che ha sempre tenuto a distanza di sicurezza sia su Viennot. “Oggi è stata scritta una grande storia sportiva- scrive lo staff del fiemmese sulla su pagina social- Alessandro è il re di Lanzarote…”. Corona azzurra che brilla anche con un quinto posto di Marta Bernardi tra le donne (10h11’57”)  nella gara vinta dalla britannica Lucy Gossage (9h49’27”) davanti alla danese Michelle Vesterby (9h57’11”) e all’altra britannica Nikki Bartlett (10h01’46”)