alti-U202260272483fMB-U290347196440JF-620x349@Gazzetta-Web_articoloIn piedi sui pedali per salire sull’olimpo. Bisognerà guadagnarsela la prossima medaglia olimpica di ciclismo e a poco probabilmente varranno tattica e strategia. Bisognerà pedalare forte  in salita in una sfida che premierà soprattutto gli scalatori puri. Si alza il sipario sulle Olimpiadi di Tokyo che si disputeranno nel 2020 con l’ufficializzazione del percorso della prova su strada maschile presentato oggi dall’ Unione Ciclistica Internazionale (Uci). Garà durissima, non più a circuito ma in linea con un anello finale che partirà dall’area metropolitana di Tokyo, dal Musashinomori Park,  e arriverà nella regione del MOnte Fuji. Un tracciato adatto soprattutto agli scalatori. Il titolo olimpico sarà assegnato in un circuito ai piedi della montagna più alta del Giappone dopo 234 chilometri e quasi 5.000 metri di dislivello. Sono previste cinque salite, tra cui la Fuji Sanroku (14.3 chilometri al 6% della media) e in particolare il Passo Mikuni (6.5 km fino al 10.6% con tratti fino al 20%). La cima del passo Mikuni si trova a una trentina di chilometri dal traguardo, mentre l’ultima difficoltà, il Passo Kagosaka, si trova a 18 chilometri dal circuito del Fuji. “Un titolo olimpico è un obiettivo importante per qualsiasi atleta, e il percorsi difficile e spettacolare di Tokyo 2020 sarà un vero e proprio banco di prova per i migliori ciclisti del mondo”, ha detto il presidente dell’Uci, il francese David Lappartient.