moliE due. Giulio Molinari si qualifica per la seconda volta ai mondiali ironman di Kona e va  a far compagnia, come lo scorso anno, ad Alessandro Degasperi che il pass lo aveva già strappato qualche mese fa vincendo per la seconda volta l’ironman di Lanzarote. Il biglietto per le Hawaii il carabiniere azzurro lo timbra in Danimarca con un terzo posto nell’ironman di Copenaghen  al termine di una gara di valore assoluto che lo ha visto andare come al solito fortissimo in bici  e arrivare al traguardo in  8 ore 05′ 56″, sua migliore prestazione sulla distanza e seconda prestazione assoluta italiana di sempre in un ironman a 8 secondi dal record di Daniel Fontana  cinque anni fa in Florida.  Davanti all’azzurro si sono piazzati il francese Cyril Viennot (7:59:52)  e  Kristian Hoegenhaug (8:02:53) che correva sulle strade di casa.  Obbiettivo raggiunto quindi , come l’anno scorso, come ne programmi e nelle attese di tutti i professionisti del triathlon per cui i mondiali di Kona restano un appuntamento che vale la stagione.  ” Si certo  è la sfida che tutti sognano- spiegava Molinari qualche mese fa a Milano  alla presentazione del Garmin WeTri –  Kona è importante ma non è un assillo . Quindi se le qualificazione arriva sono felice, altrimenti se ne parla il prossimo anno…”. E invece se ne parla quest’anno, se ne parlerà sabato 13 ottobre quando i migliori si tufferanno nell’Oceano per una sfida che per tensione e condizioni ambientali è più complicata da gestire delle altre. Se ne parlerà per cercare di giocarsela con i più forti in circolazione  e per  migliorare quel 28posto che fu la “tassa” da pagare al debutto. Ma c’è da scommetterci che questa volta sarà diverso.  L’azzurro è un triatleta tra i più forti in circolazione,  che non fa proclami ma ha già dimostrato di sapersi programmare e che ha avuto una crescita costante in questi ultimi anni.  Che poi è la chiusura del cerchio.  Nello sport nessuno regala nulla, soprattutto nelle gare Ironman dove alla fine  chi bluffa perde e chi ha in mano le carte buone si gioca il piatto.