guaSettemila al via. La Milano21 Half Marathon si mette alle spalle qualche cattivo ricordo e firma una edizione numero due che dice che Milano ha l’evento running di fine anno che cercava da un po’, più o meno da quando la sua maratona ha deciso di traslocare armi e bagagli da dicembre ad aprile andandosi ad infilare in uno dei periodi più affollati del calendario podistico. Chissà poi perchè. C’era spazio quindi,  la “mezza” organizzata da FollowYourPassion è andata intelligentemente a prenderselo e settemila al via sono la prova che l’intuizione era giusta. Sono un bel “tesoretto” da amministrare e da  incrementare mettendo a punto ancora qualche dettaglio su una nuova strada che pare destinata a far crescere questa sfida in una città che con il running ha storia e tradizione.  Sono cambiate parecchie cose rispetto al debutto.  E’ cambiata la sede di partenza e arrivo, è cambiato il percorso, il sistema di gestione dei servizi, la macchina è stata messa a punto . “Per questo e per avere un gruppo di ragazzi che ha dato ai partecipanti un prodotto della qualità che meritavano- spiega con soddisfazione Marcello Magnani, ammnistratore delegato di FollowYourPassion- oggi mi sento di dire 7mila volte che ci siamo…Un grazie speciale alle Women in Run e agli Urban Runner  che hanno gestito il count down verso la gara, allenando un sacco di corridori e facendoli divertire”. Tanti al via, un bel colpo d’occhio, un bel serpentone di atleti che è scattato da Piazza VI Febbraio sullo sfondo dei grattacieli di City Life, segno del nuovo che sposa una corsa nuova. Via verso Gae Aulenrti,  verso il centro e le circonvallazioni  su un rtacciato veloce che per è tornato in Fiera. Tanti al via compresi l’Assessore allo Sport del Comune di Milano Roberta GuaineriMassimo Ambrosini e Francesco Toldo che sono la testimonianza di come lo sport ti resti dentro anche quando si appendono le scarpe al chiodo.  Come prima e più di prima verrebbe da dire. E poi la gara. A vincere sulla distanza di mezza maratona sono stati Renè Cuneaz, fra gli uomini, e Sara Galimberti, fra le donne. Cuneaz ha tagliato il traguardo in 1:06:05, Galimberti in 1:16:42.  Sui dieci chilometri invece a dominare è stata  Sara Dossena, la numero uno azzurra della  maratona reduce dall’infortunio che l’aveva costretta al forfait a New York poche settimane fa e che, all’ultimo momento, ha scelto mettersi il pettorale per chiudere  in 34 minuti e 21 secondi. Si ricomincia da qui anche per lei. E forse è un segno del destino.