Ciclismo: Sky lascia, il team resta
Sky se ne va dal ciclismo e l’ addio è una notizia che lascia un po’ tutti col fiato sospeso. Sorpresi, malinconici, felici perchè ( è spesso il destino dei più forti) non è che stavano simpatici a tutti. E allora tutti a chiedersi perchè la squadra che ha vinto sei Tour de France, un Giro d’Italia, una Vuelta, classiche come la Milano Sanremo, la Liegi-Bastogne-Liegi ma che in realtà ha rivoluzionato il ciclismo degli ultimi lustri abbia deciso di passare la mano. In realtà se ne va una maglia ma solo quella: “Il progetto del Team Sky è nato con l’ambizione di costruire un team pulito e vincente attorno a un nucleo di corridori e personale britannici- ha spiegato il team director Dave Brailsford in un comunicato- Siamo orgogliosi del ruolo che abbiamo svolto nella trasformazione della Gran Bretagna in una nazione ciclistica negli ultimi dieci anni. Il team guarda al futuro e alle potenzialità di lavorare con un nuovo partner, se dovesse presentarsi l’opportunità giusta». E l’opportunità c’è eccome. Già messa nero su bianco. Confermata dai progetti e dagli impegni presi a lunga scadenza con le aziende e con corridori come colombiano Egan Bernal, il giovane fenomeno che ha un contratto per i prossimi cinque anni. Sky cambia strada ma la squadra resta anche perchè James Murdoch ( il figlio di Rupert ), l’uomo che ha creduto in questo progetto di ciclismo con la Federazione britannica amministratore delegato della 21th Century Fox e independent director on the board di Tesla è ciclista appassionato e sembra volere e poter dare continuità a un’idea che ha già un futuro. E qui torna in gioco Bernal che Brailsford e compagnia vorrebbero far diventare il primo colombiano a vincere il Tour de France dopo aver fatto la stessa cosa con Bradley Wiggins sei anni fa primo britannico sul trono di Francia. La sfida è lanciata, cambia solo la maglia.